Tutto dissequestrato a Randello (foto). Lo ha deciso il gip del Tribunale di Ragusa Andrea Reale, che non ha convalidato il sequestro preventivo urgente disposto dalla Procura ed eseguito dai carabinieri sabato 6 settembre. I sigilli erano stati apposti nell´area occupata dalla passerella che si trova sulla spiaggia di Randello, sulle dune, ed interessavano tutti i passaggi per accedere al sito, le chiavi del cancello forestale rilasciati al privato e il camion-bar vicino al boschetto. Nel decreto di sequestro, inoltre, erano contenuti i capi d´accusa relativi agli avvisi di garanzia ricevuti dai due indagati: A. D., ragusano 56enne, e M. D., 63 anni, rispettivamente dirigente provinciale di un ufficio e rappresentante legale della nota struttura turistico-alberghiera sita nelle campagne del comune di Ragusa, che dovranno rispondere di abuso d´ufficio in concorso. Nel provvedimento, in particolare, si legge che i due avrebbero, in concorso tra loro, violato le norme di legge e di regolamento poste a tutela delle aree boschive di Randello e Grassullo (livello di tutela 3 del piano Paesistico di Ragusa); le norme di legge e di regolamento preposte alla buona amministrazione e gestione patrimoniale dei beni pubblici; del principio di uguaglianza dei cittadini (articolo 3 della Costituzione) che comporta il pari diritto di tutti alla fruizione dei beni pubblici.
I due indagati avrebbero commesso questo “esprimendo pareri favorevoli e in definitiva determinando l´autorizzazione (concretizzatasi con la convenzione n. 326/14 del primo luglio scorso) all´accesso attraverso automezzi (bus navetta ed altri automezzi privati) dei clienti e del personale della struttura ricettiva presso l´area in cui insiste il demanio di Randello, autorizzando l´installazione di una passerella in legno e lo stazionamento di un furgone auto-bar, convenendo l´irrisorio canone annuo di 400 euro per l´accesso e la fruizione da parte del resort delle strade demaniali e del sito nel suo complesso”. Oltre a M. D. e A. D., è stato indagato un imprenditore comisano di 56 anni, A. N., per violazione di una norma penale del testo unico dell´edilizia.