Un arresto, un uomo rumeno di 40 anni. Una vittima una ragazza di 18 anni compiuti a settembre ed adescata via social. Una frequentazione su facebook intensa. Le prometteva una vita migliore, a Barcellona insieme. Una storia seria.che per la giovane si è trasformata in incubo Lui l’ha convinta a trasferirsi da Ragusa. Prima tappa a Milano e poi in Spagna a Girona, in Catalogna. I dettagli sono stato esposti dal comandante della compagnia di Ragusa, Elisabetta Spoti. I carabinieri sono stati contattati da ragazzo albanese alla quale la giovane ha chiesto aiuto. La ragazza rumena che diceva di essere stata rapita da un uomo. La storia: la ragazza con infanzia difficile viveva dall’età di 8 anni a Ragusa. Lei per un mese intrattiene una relazione virtuale lascia casa e lavoro e perte per Milano dove incontra l’uomo. Incontro d’amore, felice. Insieme partono in auto per la Spagna ma lei ha carta identità non valida per espatrio. Lui sa come fare e passano due frontiere prima Francia e poi Spagna. Non appena arrivano, lui le dice di passate a salutare un amico si fermano a Girona. Scendono e lei viene chiusa in una casa. Qualcosa non va. Lui le dice che lei dovrà lavorare per lui e prostituirsi . Lui le presenta moglie e altra donna anche lei prostitute per lui. Le cade il mondo addosso. Viene accompagnata nella sua stanza dove passa le prime 24 ore nella disperazione. Immagjnava di essere jncinta dalla precedente relazione e lo confessa ad aguzzino. Lui le da sigarette ed acqua e nulla da mangiare sperando che il bimbo possa morire. La sera abusa di lei e di mattina sotto minaccia di morte la costringe ad assumere cocaina. Lei si ricorda di avere ancora un secondo telefono. Il primo era stato sequestrato. Lo attiva e comunica con amico albanese in Italia. Il giovane si rivolge ai militari di Santa Croce Camerina e i militari stessi messaggiano con lei con esatta posizione in cui si trova. Si decide di contattare servizio centrale di cooperazione di polizia, interpol spagnola e la ragazza viene cercata. A 24 ore dalla segnalazione i Mossos de esquadra, la libera ed arresta aguzzini. Viene reidratata e soccorsa e partecipa a udienza di convalida di arresto dell’uomo con divieto contatto con la ragazza. Indagini in corso per verificare eventuali precedenti dell’uomo, se ha adescato altre ragazze. Agisce la Procura di Milano, la ragazza è tornata a Ragusa.