La refezione scolastica fornita dalla “Stefano srl” a Ragusa, e in altri paesi della provincia Iblea, appare scadente e mediocre. Ma la ditta continua a fornire i pasti. Facciamo il punto della situazione.
Un controllo dei NAS dei Carabinieri di Ragusa eseguito giorni fa, su indicazioni del Comando Provinciale Carabinieri, nei confronti della ditta incaricata della fornitura dei pasti alle mense scolastiche degli istituti di Ragusa, ha scatenato un putiferio con un effetto “domino” nelle altre mense scolastiche della provincia. I genitori dei bambini delle scuole materne ed elementari di Ragusa, avevano denunciato (a quanto pare ripetutamente) la scarsa qualità dei cibi forniti agli alunni ragusani, facendo scaturire il controllo effettuato dai NAS. Conseguentemente anche i genitori dei bambini sciclitani hanno alzato la testa, avendo avuto conferme riguardo alle perplessità già rimostrate, in passato, nei confronti della ditta fornitrice dei pasti in “catering” nelle scuole di Scicli, la “Stefano s.r.l.”. Se a ciò aggiungiamo anche le innumerevoli denunce che la ditta (prima Daily Food s.a.s,, ma il titolare è lo stesso individuo) ha incassato quando forniva, un paio d’anni fa, i pasti nelle scuole modicane, giungiamo ad una conclusione preoccupante e inquietante, atteso che si tratta di cibo ingerito quotidianamente da migliaia di bambini dai 3 ai 10 anni.
Ma queste denunce sono solo congetture espresse da genitori troppo apprensivi o forse c’è qualcosa di vero? Ad esempio la pasta arriva su banchi dei bambini ad una temperatura di circa 40 gradi, mentre dovrebbe essere almeno di 70/75 gradi. Cosa puo’ significare? O che la pasta e’ stata cotta 4 ore prima oppure che non viene trasportata con mezzi e attrezzature idonee al trasporto del cibo in “catering”.
Conclusione. I condimenti, le scarse porzioni e l’uso di prodotti surgelati sono solo altri elementi che potrebbero condurre i Sindaci a recedere dal contratto di fornitura dei pasti con la ditta, ma nessuno lo fa, perchè?