Per la salvezza del Tribunale di Modica, ci vuole soltanto un miracolo. Da oggi questa non sarà più una battuta, ma una vera e propria intercessione che i modicani (e non solo), chiederanno al Patrono di Modica, San Giorgio. “Stiamo concordando con Padre Giovanni e con tutti i portatori di San Giorgio, una “nisciuta” del nostro Patrono. Una processione fino al Tribunale”. La notizia data da Giorgio Modica (consigliere comunale dell’Udc e presidente del comitato dei “Portatori di San Giorgio”) è di quelle clamorose, una processione “fuori tempo” del simulacro raffigurante il Cavaliere della Cappadocia, non si era mai vista ma, effettivamente, il momento è di quelli catartici. Modica, a differenza di Nicosia e di Mistretta, non si sta mobilitando più di tanto, fatta eccezione per l’Ordine degli Avvocati della città che, quasi indomitamente, stanno conducendo una battaglia “senza sosta e senza quartiere”, per salvare l’antico presidio di Giustizia. La strada del miracolo è quella riservata ai credenti, anche se da credente, penso siano altri i casi per cui sperare nei miracoli (la storia di Mariella Russo, raccontata in questi giorni, ne è un esempio). Proprio ieri sera, durante il consiglio comunale aperto convocato d’urgenza (urgenza? troppo tardi, a mio modesto parere!), il presidente dell’Ordine forense di Modica, Ignazio Galfo, ha annunciato la “strada maestra” della speranza: il ricorso al Tar, contro il provvedimento che, il 13 settembre, porrà la parola fine alla storia degli uffici giudiziari della città. Oggetto del ricorso, l’ultimo decreto ministeriale dell’otto agosto, con il quale si protraeva l’attività solo per gli affari civili pendenti, alla data del 13 settembre e per due anni. “E’ l’unica strada concreta – dichiara Ignazio Galfo -. Ma vi assicuro che noi avvocati, come si suole dire, la maglietta l’abbiamo sudata. A prescindere dal fatto che vinceremo o perderemo – tutti insieme – questa battaglia”. Ad aprire la seduta, il Presidente della civica assise, Roberto Garaffa. La riunione che doveva rappresentare il momento più alto della lotta, purtroppo è stata scarsamente partecipata (il sindaco, ad esempio, è arrivato dopo due ore dall’inizio dei lavori), con “soltanto” una sparuta manciata di consiglieri (poco più o poco meno della metà), qualche rappresentante sindacale e di associazione (Salvatore Avola, Giorgio Iabichella, Giovanni Avola ed Enzo Cavallo, su tutti), nessun parlamentare, nè nazionale, nè regionale (Nino Minardo, ha mandato una missiva, Orazio Ragusa e Nello Di Pasquale, erano impegnati in incontri istituzionali, come anche le due deputate del Movimento 5 Stelle, Lorefice e Marzana, mentre Venerina Padua, come recita uno slogan molto simpatico dei 5 stelle di Modica, “sta parlando con Obama, per salvare la Siria”). Subito dopo l’intervento di Ignazio Galfo, a scaldare gli animi ci ha pensato l’avvocato (ed ex presidente della civica assise) Carmelo Scarso. “Modica ha messo la testa sotto la ghigliottina e poi ha applaudito il boia. Il risparmio sarà soltanto di 80 milioni, quando alle cosche mafiose – ha denunciato Scarso -, è stato fatto il condono. Abbiamo a che fare con gente che non ci vuole ascoltare: gridiamo e non veniamo ascoltati, bussiamo e non ci apre nessuno. Sul ricorso al TAR ci rideranno in faccia”. La conclusione è molto amara, “Modica non si è mobilitata, a differenza di Nicosia e Mistretta”. Alla replica del presidente dell’Ordine Ignazio Galfo, il solito “scatenato” ed indomito lottatore, Carmelo Scarso, già ammirato durante gli ultimi consigli comunali della passata legislatura, ha inveito affermando: “Avresti fatto meglio a non replicare. Io, a differenza tua, non reciterò il de profundis al Tribunale di Modica”. Subito dopo, l’intervento di Antonio Borrometi che, dopo l’affondo politico al ministro “a differenza dei nostri parlamentari, che hanno votato all’unanimità documenti che impegnavano il Governo a prorogare la chiusura dei Tribunali, la Cancelleri non è stata eletta neanche al condominio. E’ sempre stata voluta fortemente – ha sottolineato Borrometi – dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E’ stata un’ottima rappresentante del Governo, da Prefetto. Ma da ministro alla Giustizia, non ne sta prendendo una”. Un esempio portato, è lampante. “Cito per tutti il caso di Lipari, chiudono la sezione distaccata per togliere il fastidio al magistrato che deve prendere l’aliscafo ed andare a Milazzo. Così, non sarà una persona a doverlo prendere, ma centinaia di cittadini da Lipari a dover andare a Milazzo. Unica soluzione oggi, è cercare di tenerci il civile, oltre a quello sopravvenuto fino a giorno 13 settembre. Ecco perchè ha detto bene il presidente Galfo”. A seguire, gli interventi di Enzo Rizza (preciso ed attento), Giovanni Avola, Enzo Cavallo, fino all’arrivo del primo cittadino, Ignazio Abbate. Insomma, oltre alla speranza del “miracolo” ed in attesa di assistere alla processione di San Giorgio, concretamente resta solo il Tar. E poi? E poi ci lamenteremo, come sempre ci capita. Ma a quel punto avremo torto! Dove sono stati i modicani durante questa battaglia? Lo scopriremo soltanto quando dovranno andare a Ragusa, per qualsiasi problema, presso il Tribunale, unificato…
Il punto cruciale è quello con cui ci lasci: è passato il messaggio che fosse “roba da avvocati”, che non riguardasse tutti noi. La scarsa mobilitazione dell’opinione pubblica e il tentativo tardivo di punzechiarla adesso a cose fatte, sono una grave mancanza della politica, di tutti.
Speriamo nell’ultima spiaggia del ricordo al TAR, però il presupposto espresso dal sindaco – “sono disponibile a qualsiasi battaglia, ma hanno già deciso come riassegnarlo il tribunale” – non m pare sia di buon auspicio e da trasparire una certa rassegnazione. Facciamo le barricate, ma
Non troppo!
In tempi non sospetti (appena avuto chiaro il quadretto politico-amministrativo avevo detto: ne vedremo e ne sentiremo delle belle, come si dice dalle nostre parti e se si concretizzasse la processione di San Giorgio,giuro mi vergognerei di essere modicano. Sulla chiusura del Tribunale , certo mi dispiace, ma mi chiedo: cosa hanno fatto nel passato tutte le menti eccelse che avrebbero dovuto salvaguardare questa nostra bistrattata provincia e tutto il sud d’Italia? E’ stato deciso e credo che tutte le iniziative lasciano il tempo che trovano e servono, solo per qualcuno, da passerella. E’ la mia opinione. I Modicani ci sono sempre stati semmai, sono mancati chi avrebbe dovuto rappresentarli!