Si era organizzato per farsi delle canne con «erba» coltivata in proprio, in quanto «fulminato» da un pollice verde non proprio legale. L’incensurato sciclitano Francesco Asta, 23 anni, non innaffiava fiori nei vasi, ma marijuana in una rigogliosa piantagione «casalinga». Per il giovane sono scattate le manette dei carabinieri, che hanno scoperto la serra del «malaffare».
I militari hanno sorvolato in elicottero le campagne sciclitane, accorgendosi dell’insolito e continuo viavai del giovane da quella serra. La perquisizione ha dato ragione ai sospetti, tramutandoli in certezza: mimetizzata tra i fiori, c’era una pianta di marijuana alta circa 2 metri con delle notevoli ramificazioni (foto).
Inevitabile l’arresto del giovane, che, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto ai domiciliari per il reato di detenzione illecita finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente.
La piantagione di marijuana è stata sottoposta a sequestro da parte dei carabinieri per essere inviata al laboratorio analisi di Ragusa per gli accertamenti di rito.