Mentre la “triade” nominata dal Prefetto di Ragusa valuta lo scioglimento dell’Ente per condizionamenti mafiosi, mentre la Corte dei Conti boccia il Piano di riequilibrio e fa sprofondare la Città in una condizione che potrebbe essere sempre più pericolosa, quale è l’argomento più urgente da discutere a “Palazzo Palle”?
Il concorso.
Il concorso?
Certo, il concorso!
C’è chi si domanderà: “Ma vi pare il momento di fare un concorso?”
“Certo, questo è il momento”. Appare la risposta, indiretta, di taluni consiglieri.
Infatti i consiglieri comunali Guglielmo Ferro, Rocco Verdirame, Giorgio Vindigni e Guglielmo Scimonello, hanno chiesto che la delibera di “Modifica Criteri Generali Ordinamento Uffici e servizi”, insomma, una nuova Pianta Organica (proposta da Verdirame, Ferro, Ficili e Claudio Caruso) approdi presto in Consiglio.
Ora, verrebbe spontaneo chiedere: ma le proposte di nuova pianta organica non le fa la giunta?
A Scicli, ai tempi delle “dimissioni di massa”, si abbatte il muro del suono e, in men che non si dica, i consiglieri di maggioranza propongono direttamente la pianta organica al Sindaco (il quale non avrà niente da ridire?) e si va all’indizione dei concorsi.
Per chi?
Due interni, uno che potrebbe interessare le posizioni apicali dell’ufficio tecnico, uno riservato agli affari generali, e due esterni.
Quali concorsi vengono riservati all’esterno?
Quello di ragioniere generale del Comune, e quello dell’area sociale e culturale.
In questa “calda, caldissima” estate, la priorità di alcuni consiglieri può essere quella di fare concorsi?
E la fretta, l’ansia è tale e tanta che i quattro scrivono al Presidente del Consiglio, Vincenzo Bramanti, chiedendogli di convocare subito il consiglio, perché “il concorso s’ha da fare”!
Il Presidente Bramanti, con parole nette, precise e dirette di chi non “se le fa dire”, dovendo prendere atto della circostanza che il consiglio non fosse nel suo plenum (prima per le dimissioni di Ficili, ora per quelle di Gianni Voi), ha ritenuto “indebita” la pressione dei quattro, e ha mandato le carte alla triade nominata dal Prefetto che valuta lo scioglimento del consiglio.