In questi giorni non si fa altro che un gran parlare di Scicli come una delle cittadine Iblee ,più gettonate dai turisti , meta di personaggi illustri e di cultura che passeggiano rilassati ed ammaliati dalla bellezza delle vie del centro storico ,si rileggono sugli scalini dei monumenti passi di libri …l’atmosfera suggestivo da spunto a pensieri e ricordi d’altri tempi….immersi nella paradisiaca Scicli del XVIII secolo e dei suoi fantastici mascheroni.
E come non visitare la famosa stanza di Montalbano e le viscere segrete di San Matteo come luoghi intrisi di cultura barocco e mistero ….. e poi il trenino che si divincola tra le viuzze strette fino alle grotte di Chiafura per arrestare la sua corsa in piazza Busacca dove i passeggeri scendono per apprezzare musei e mostre.
Tutto perfetto e circoscritto in pochi chilometri eppure l’incantesimo di ……città felice potrebbe facilmente svanire se solo si allungasse il passo di un po’ continuando per Corso Garibaldi verso Viale Primo Maggio fino ad imboccare Viale dei Fiori ….. un giretto panoramico per gli amici Milanesi Genovesi Tedeschi e Francesi che potrebbero conoscere l’altra faccia di una città vergognosamente lasciata sola ad un destino spietato …. culturalmente acerba ma dignitosa nelle sue piccole casupole popolari chiamate “casi vasci “ e quell’agglomerato di palazzoni scoloriti mai accatastato dallo IACP con le crepe ai pavimenti e i murales negli androni una zona fisiologicamente ghettizzata s’indignerebbe il Piemontese nella piazzetta dei Pini di Jungi tra lo spaccio non proprio occulto e le fatiscenti case popolari dove bambini a dorso nudo giocano tra feci di animali nell’inesistente bambinopoli piena d’ immondizia e cosa penserebbe un Trentino scoprendo erbacce serpenti topi ed insetti d’ogni genere percorrere le scale dei palazzi forse riderebbe guardando i residenti fare salti da canguro per scendere dalle auto in sosta tra erbacce e rifiuti …. Jungi che ha dato natali ai boss mafiosi e spacciatori riempiendo cronache giornalistiche e procure dove ancora prolifera lo smercio ed il malaffare resta dimenticata dalla politica… dalla cultura e da chi dovrebbe battersi affinchè il recupero sociale avvenga oggi ….
(Maria Borgia)