Scicli, rapporti tra politica e mafia? “Franco, tu sei il numero uno”. Ed il mercato del sabato?

Franco tu sei il numero uno”.

È questa l’inquietante frase che, un noto politico sciclitano, avrebbe pronunziato parlando con il capo mafia di Scicli, Franco Mormina, da poco arrestato insieme ad altri quattro affiliati alla cosca mafiosa.

La frase, secondo i bene informati, sarebbe stata pronunziata dall’esponente politico (che quindi riconosceva, affermando “Franco tu sei il numero uno”, un ruolo di grande importanza al capomafia sciclitana, Franco Mormina) durante una campagna elettorale e sarebbe contenuta nelle intercettazioni che sono ancora ad oggi al vaglio degli inquirenti.

L’indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, ebbe il suo punto più “evidente” in città il 4 settembre scorso, in occasione della perquisizione al Comune di Scicli da parte dei carabinieri della Compagnia di Modica, nell’ambito di un’indagine volta ad accertare eventuali legami fra poteri della malavita locale, politica ed istituzioni.

Quella indagine non escluderebbe neanche le ultime due campagne elettorali del 2008 e del 2012 per il rinnovo degli organismi elettivi dell’ente e cioè l’elezione del sindaco, della giunta e del consiglio comunale (già nel 2007 il sindaco Falla denunciò pubblicamente che “alcuni consiglieri si aggiravano insieme a soggetti con la fedina penale sporca”).

L’operazione condotta dai Carabinieri qualche giorno fa, infatti, sarebbe soltanto la punta dell’iceberg delle indagini che la Dia di Catania sta ancora svolgendo e che riguarderebbero molte più persone, interessando anche personaggi politici e dipendenti comunali.

In occasione della perquisizione del 4 settembre scorso, oltre ad emergere presunte irregolarità nella gestione della nettezza urbana (e con gli arresti di Franco Mormina – e compagnia – si è compreso il perché), si parlava anche della gestione delle affissioni dei manifesti (motivo per il quale vi sono frequenti chiacchierate fra i Mormina ed alcuni esponenti politici).

Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, secondo le indiscrezioni trapelate in quella occasione, ci sarebbe stata anche l’attività del locale Comando di Polizia municipale.

Perché?

Uno dei motivi potrebbe essere legato, ad esempio, alla questione della “Fiera del sabato” in via Tagliamento.

Un mercato che si svolgerebbe innanzitutto in un posto che pare irregolare (dovrebbe svolgersi in via Tommaseo) e senza nessuna norma né di sicurezza, incolumità delle persone né, tantomeno, di legalità.

A testimonianza di ciò, ci sarebbero le denunce di alcuni ambulanti, che secondo i sempre bene informati denuncerebbero “anomalie nei sorteggi per i posti, ovvero gli spazi”, in quella che oramai è definibile come la “giungla del mercato del sabato”.

Chi è insignito del ruolo di controllore della Fiera (quindi la Polizia Municipale e da qui l’eventuale inchiesta) sarebbe impossibilitato a far fronte ad un disordine oramai lecito ed al controllo di alcuni ambulanti che, oltre ad esser irregolarmente presenti, potrebbero nascondere attività illecite più profonde.

Le motivazioni più rilevanti di “impossibilità” ad intervenire, sarebbero le seguenti:

1)      Totale assenza di norme che garantiscano l’incolumità delle persone: se dovesse accadere qualcosa non potrebbe arrivare sul posto neanche un’ambulanza; oltre alla mancanza cronica dei bagni pubblici.

2)      Assenza di una delimitazione dei posteggi su area pubblica realizzata da parte degli Organi Tecnici Comunali, che è lo strumento indispensabile per la corretta individuazione delle singole aree oggetto di concessione e delle relative dimensioni.

3)      Caratteristica e dislocazione dei posteggi.

4)      Attriti continui tra i vari operatori, a maggior ragione quelli non titolari (quindi totalmente abusivi).

Eppure nessuno interviene. Perché?

In tutto ciò, non va dimenticato, che uno degli arrestati di qualche giorno fa della presunta “cupola mafiosa” (Gianni Mormina, fratello del “capo” Franco) è stato un ambulante.

Cosa aggiungere di più?

Sono tutte domande che aspettano risposta, affinchè Scicli possa vivere nella legalità e lontana da quelle frasi che pronunziò Roberto Saviano, quando lo ricordò fra i “comuni sciolti per la presenza mafiosa”.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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