Scicli, Venticinque scrive a Susino: “Caro Franco, non uccido un uomo già morto…”

Caro Franco, 

mi rendo conto, amaramente, che l’abitudine di tirare in ballo la passata amministrazione persevera tra i media, come se fosse, ancora una volta, la giustificazione per non ammettere i tuoi tentativi falliti nella gestione politico-amministrativa della res pubblica.

Credevo di essere stato abbastanza chiaro, nei miei precedenti interventi, riguardo la mia volontà di tacere su una personale esperienza dolorosa: lasciare la mia città e i miei concittadini, sperando in meglio, e poi verificare che tutto è stato inutile, mi amareggia profondamente. Non cercavo che il silenzio e Tu continui con le tue abitudini perseveranti. Franco carissimo, non nego che per un momento, per quanto letto in questa tua ultima, dove ancora una volta citi e tiri in ballo la mia amministrazione come fosse la causa di tutti i tuoi mali e delle tue avvenute dimissioni, e nel ricordare che tu sei anche quella stessa persona che nel lontano 2008 ti sei opposto alla mia proclamazione a sindaco, facendo ricorso al TAR, avevo pensato bene di adire per vie legali e chiudere così una volta per tutte le nostre beghe. 

Credimi non mi sono sentito: sarebbe stato come uccidere per la seconda volta un uomo già morto da tempo e questo non si addice nè alla mia persona nè alla mia educazione. Vedi Franco, tu puoi dare in pasto alla stampa qualsiasi scusa, è nella tua libertà, ma la verità tu la conosci bene perché è la tua verità in quanto da te vissuta e voluta. Eppure butti lì parole a caso, come se queste parole non avessero il senso delle azioni e delle conseguenze che potrebbero generare, quando sai bene che non è mai stato nostro potere assumere o licenziare alcuno in qualità di sindaci.

Piuttosto Franco, mentre siamo in argomento e per onore della verità, vorrei farti ricordare qualora avessi già dimenticato, che tu, personalmente tu, sei stato parte integrante e laboriosa nell’attività politico-amministrativa dell’Amministrazione Falla, che a suo tempo non solo consegnò le chiavi della discarica S. Biagio all’ATO Ambiente, permettendo così ai comuni di Ispica, Pozzallo e Modica di conferire i loro rifiuti a Scicli senza pagare mai un centesimo, ma pensò bene anche di esternalizzare i servizi di raccolta dei rifiuti nel nostro tanto amato paese. 

Post scriptum:

Non si andrà mai da nessuna parte senza l’amore per la propria terra e per la propria gente. Una rinascita parte dal Territorio e tutti insieme, con il rispetto delle parti, delle categorie, dei valori e delle memorie di chi ha dato esempio nell’altra Storia, quella vera delle madri e dei padri di famiglia che ci hanno preceduto.

Giovanni Venticinque

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