Il nostro è un territorio dove si assiste a fenomeni di vacanze non standardizzata portando esperienze alternative e genuine, che coniugano la tipicità con i valori della qualità. Scoglitti in particolare, si trova a gestire queste opportunità rappresentate dalla ricchezza delle proprie risorse e potenzialità turistiche: mare, tradizioni, produzioni tipiche.
I punti di forza per le strutture ricettive sono la conoscenza del territorio e la qualità della vita mentre altri su cui bisognerebbe lavorare sono i sistemi di mobilità, la qualificazione delle risorse umane, il costo del lavoro, la cultura ricettiva, l’integrazione con altre imprese, le politiche pubbliche e gli strumenti di pianificazione territoriale. Si evince, dunque, la necessità di un intervento da parte degli enti, oltre a un maggiore incentivo alla collaborazione e all’integrazione.
Da qui l’organizzazione di un’assemblea tematica domenica 22 giugno, nella struttura ricettiva della Capannina a Scoglitti con lo scopo di affrontare argomenti salienti in materia di promozione turistica: riqualificazione, investimenti e promozione.
Interessantissimi gli interventi: il vice Presidente Federalberghi Sicilia Rosario Dibennardo, il Coordinatore Regionale Federazione Balneari Antonello Firullo, il Presidente Commerfidi Ragusa Salvatore Guastella, il Responsabile Relazioni Pubbliche Club Mediterranee Kamarina Stefania Maselli, la docente alla Facoltà di Architettura e Ingegneria Università di Enna Carmela Canzonieri, l’Amministratore delegato porto turistico Marina di Ragusa Giulio Stanzione, il Presidente Associazione Provinciale “Fernando Santi” Livio Mandarà. Moderatore: Davide La Rosa.
L’albergatore è il riflesso del turista poiché ne assimila le esigenze, i gusti, le aspettative.
Quali sono gli aspetti della nostra zona che andrebbero rivalutati? Sicuramente all’occhio del turista le infrastrutture: l’esigenza di una maggiore comunicazione del territorio, il potenziamento dei mezzi pubblici e la riqualificazione del territorio. Alcuni operatori chiedono la promozione dell’artigianato locale, uffici turistici aperti in tutti i luoghi, migliore gestione del servizio di nettezza urbana, maggiore orientamento al turista da parte dei commercianti, finanziamenti a supporto delle strutture e della cooperazione.
Molti di questi aspetti sono stati affrontati dai relatori in particolare Rosario Dibennardo ha sollevato l’argomento dell’importanza della ricettività assieme al ruolo delle infrastrutture in provincia puntando essenzialmente sulla presenza di turista : “Oggi Comiso, a distanza di un anno, è un aeroporto di rilevanza internazionale. I dati turistici ci dicono che c’è stato un plus del 65% di incremento turistico solo nel territorio di Ragusa. Il turista che arriva deve trovare necessariamente i servizi. Devono essere pronti non solo operatori ma anche i comuni ad accogliere turisti. Su questo ci stiamo spendendo però dobbiamo fare sistema. Quando andiamo nelle fiere andiamo a promozionare l’aeroporto degli iblei che rappresenta tutta una fascia importante: l’eccellenza del nostro territorio. Per noi non è solo importante fare numeri ma anche attuare più collegamenti. Noi vogliamo crescere destagionalizzando. Ma dobbiamo fare sinergia. L’importante è saper fare marketing e politica di promozione del territorio. Nel momento in cui andremo a promuovere un territorio valorizzeremo tutta la fascia costiera e se non siamo uniti non raggiungeremo mai questi obiettivi.”
Interessante l’intervento di Antonello Firullo in riferimento a turismo balneare e riforma del demanio marittimo: “Ritengo sia il nostro, un problema di cultura. Cultura perché ad oggi i nostri deputati politici non hanno nessun interesse ad investire su questo territorio. Ho lottato per ben 7 anni per ottenere il prolungamento balneare dal 1 aprile al 30 ottobre. Ma mi chiedo è necessario fare la stagione balneare? E’ possibile vietare al turista di stare in spiaggia prima del tempo prefissato? Secondo il codice della balneazione è vietato pernottare sul demanio marittimo mentre in altre parti del mondo è concesso. confrontarsi con molte istituzioni, con assurde ordinanze si riscontrano enormi difficoltà. Io sono di Scicli e avere a che fare con l’amministrazione comunale di Scicli è davvero un’impresa. Il nostro territorio vive la presenza di un bene prezioso che è il mare. Non è possibile che nella 4 commissione all’ars sul territorio, per avere una risposta sul demanio bisogna aspettare ben due anni! Se vogliamo far parte dell’Europa occorre far sapere che abbiamo 928 km di costa: la nostra realtà dovrebbe essere nella bocca di tutto il mondo! Le nostre coste sono le più belle del mondo!In questo modo ritengo sia difficile sviluppare turismo fra problemi burocratici difficilmente snelliti e trasporti a rilento.”
Salvatore Guastella finanziare le imprese per una crescita economica e occupazionale: “Il tema dell’accesso al credito è vasto. Come persona innamorato della mia terra e quindi di sistema voglio tornare un attimo all’aeroporto di Comiso per sottolineare la grande presa di coscienza del territorio. Questa lotta l’abbiamo vinta perché ci abbiamo creduto. Si credeva che la nostra zona restasse l’ennesima cattedrale nel deserto. Gran parte del merito è nostro e di tutti noi. Per quanto concerne l’accesso al credito le banche mettono a disposizione i loro interessi. Il resto lo devono fare le istituzioni, la politica perché è oggi che si deve fare un ponte sul futuro. Abbiamo delle eccellenze particolari. Anche questo territorio oltre il mare ha lottato per l’agricoltura. E questo deve essere un mare di scambi. Quest’isola e quindi il nostro territorio devono diventare una vera piattaforma turistica. Ottimismo, per fare sistema sul territorio!”
Stefania Maselli e il ruolo del villaggio Club Mediterranee Kamarina nello sviluppo e promozione del territorio: “Il nostro obiettivo è fare una stagione di 11 mesi. Kamarina rappresenta un terzo del budget per quanto riguarda l’importanza strategica e ci proponiamo sviluppi di rinnovamento. Questa è una terra fantastica ricca di storia, di cultura e di bellezze impareggiabili. Per valorizzare Kamarina abbiamo bisogno di voi. Ma ciò che limita l’affluenza al villaggio è il problema dei trasporti, per niente sviluppato. Se qualcuno non è accompagnato da noi non può venire. Le strade e le comunicazioni vanno migliorate come le segnaletiche e il servizio di nettezza urbana. Occorrono decisive attività di marketing con le istituzioni locali.”
Carmela Canzonieri recupero e riqualificazione eco compatibile della fascia costiera: “Uno dei percorsi di valorizzazione del territorio comprende la riqualificazione urbana che interessa sia i residenti, sia le strutture turistiche. Un altro aspetto importante è il recupero ambientale. Direttive europee hanno affrontato questi argomenti puntando sulle idee di paesaggio multifunzionale e di riqualificazione delle coste. Un programma ambientale di forte impatto paesistico. Due realtà come quella agricola e turistica possono assolutamente ben integrarsi. Guai a pensarla diversamente. L’economia che è alla base del territorio ma la costa può essere riqualificata grazie all’affascinante presenza delle dune pur lasciando degli accessi al mare. Anzi questi chilometri di ambiente riproducono flussi turistici indipendentemente dalla stagione balneare. Molti di noi non conosciamo ne il tipo di ambiente ne la flora di Kamarina. Venire a conoscenza di questi luoghi ameni contribuirebbe al progetto di prolungamento della stagione. Abbiamo la fortuna di avere l’aspetto naturalistico e le dune fanno parte della storia. Appartengono a un ambiente eco sistemico sempre più raro. Ci sono dei sistemi ecocompatibili come la fascia di Cammarana, piena di palme, che rappresentano delle piccole oasi. Continuare questo percorso dalla storia delle foci alle dune, all’ambiente più progettato al centro della città e curare la fruizione urbana sarebbero altre forme di offerte turistiche e fonti attrattive rilevanti. Alla fine, quello che conta è vivere il paese, con gli spazi pubblici.”
Giulio Stanzione, ruolo della portualità turistica nello sviluppo del turismo: “Una politica rinnovata ha l’obbligo di produrre, controllare, approvare leggi di pianificazione e deve essere acceleratore senza creare barriere. Non aspettando l’opportunità ma coglierle immediatamente nel momento in cui si presentano le occasioni. Bisogna considerare i mercati di riferimento e a quello di utenza. Un operatore economico ha la necessità di essere eclettico innescando meccanismi come la qualità del prodotto, della domanda e dell’offerta. Il porto di Marina di Ragusa ha bisogno di investire risorse. Il conto economico non è dei migliori. Questa è una crisi di sistema. Ci attrezziamo affinché il porto diventi per tutte le stagioni. Senza il territorio, senza il sistema difficilmente riusciremmo a dare un servizio adeguato.”
Livio Mandarà, la promozione attraverso il marketing: “Mi premeva sottolineare il grande assente che si chiama amministrazione comunale. Non mi riferisco al sindaco ma per lo meno mi sarei aspettato che un suo delegato fosse oggi presente considerata l’importanza degli argomenti affrontati. I principali nemici di questo territorio sono le istituzioni in termini burocratici. E andando all’estero con la nostra associazione specie in Russia mi sono accorto che i russi sconoscevano la nostra realtà, le nostre bellezze naturali, i nostri prodotti locali, le nostre spiagge proprio per mancanza di trasporti, di canali di fruizione, di una rete di collegamenti. Per non parlare delle strade se facciamo riferimento al percorso aeroporto Comiso- Vittoria ecc.. bisogna lavorare su molti aspetti del turismo che riguardano economia, investimento, cultura e soprattutto accoglienza.”
Conclusioni di Arcangelo Mazza: “Abbiamo organizzato queste assemblea tematica al fine di condividere con chi vive queste problematiche la realtà turistiche. E sono proprio questi gli attori più indicati per darci uno spunto, un indirizzo al turismo. Noi siamo, purtroppo carenti nello spirito dell’accoglienza. Ma è possibile che questo territorio abbia un patrimonio così ricco di imprenditoria, villaggi, beni paesaggistici, strutture portuali e non riusciamo a capitalizzare nulla? Se riusciamo a dare le risposte a chi ci ha dato un imput, se riusciamo a conoscere in toto le nostre risorse siamo davvero in grado di fare promozione turistica a costo zero. Bisogna stimolare l’imprenditoria ad insistere sul nostro territorio e noi abbiamo la responsabilità di trasmetterlo a tutti.”