Ed alla fine lo sciopero dei Tir è stato revocato. Almeno per ora, con la decisione di posticipare di 48 ore lo sciopero.
LA CRONACA FINO A QUESTO POMERIGGIO
Quattro giorni di passione per la Sicilia che rischia, ancora una volta, di vedere la propria economia in ginocchio.
Benzina, carburanti, beni di prima necessità: è tutto a forte rischio, dalla mezzanotte di oggi quando, dopo diverse mediazioni fallite, prenderà vita il tanto temuto blocco dei Tir.
Sembrava che la protSesta, annunciata nei giorni scorsi, potesse fermarsi per via di una convocazione del Ministero dei Trasporti, ma i trasportatori hanno annunciato che nonostante questo il blocco inizierà.
“Il mancato impegno personale del ministro Lupi – scrivono i manifestanti in una nota – così come la genericità dell’invito fanno intendere un tentativo, il solito, di prendere del tempo, solo per evitare l’effettivo avvio delle proteste. La sola condizione per procedere alla revoca del fermo, è che vengano confermate l’immediata erogazione dell’Ecobonus, oltre alla riapertura del tavolo tecnico Stato-Regione Siciliana. La Categoria non ammettere altro”.
La Federazione autotrasportatori italiani ha spiegato in una nota che “la mancata erogazione delle risorse relative all’Ecobonus 2010/2011 impone un’azione di protesta ferma e decisa”. Azione ribadita da “tutte le sigle sindacali di categoria territoriali – si legge nella nota – Aias, Fai Sicilia, Assotransport, Aitras e Assiotrat, in maniera univoca”.
Lo stop dei tir terminerà, salvo variazioni, alla mezzanotte del prossimo 28 marzo.
Ed è già psicosi nell’Isola, con conseguenti file ai distributori e nei supermercati.