“Semplificazione e miglioramento dei rapporti tra banche convenzionate e soggetti mutuatari”. È questo l’obiettivo che si prefigge la proposta di legge presentata dal deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo, per migliorare “normandolo”, il rapporto tra banca e cliente, garantendo a quest’ultimo che l’azione dello Stato, svolta nel suo ruolo di supervisore e garante, rappresenti i paletti oltre ai quali le banche non possono andare. “La vigilanza e la corretta applicazione delle disposizioni – dichiara Nino Minardo -, sono affidate ad un osservatorio sul credito dei mutui garantiti dallo Stato, a seguito di specifiche convenzioni con l’Abi. Tutto ciò relativamente a mutui agevolati rivolti a determinate platee di cittadini in difficoltà (cioè giovani precari, giovani coppie, anziani ed over 35)”. Obiettivi chiari, sono quelli indicati nella proposta di legge, fra i quali regolamentare la concessioni di mutui a condizioni particolarmente vantaggiose. “La concessione di un mutuo, non deve trasformarsi in continue e pressanti richieste da parte delle banche relative all’intervento di uno o più garanti o da altri cavilli – commenta il parlamentare pidiellino -, quali ad esempio ulteriori spese di istruttoria pratica, che rendono sempre difficile il percorso per ottenere il mutuo. Pertanto gli istituti di credito non devono richiedere ulteriori garanzie oltre a quella fornita dallo Stato”. Dovrebbe essere il decreto relativo alla convenzione a fissare i paletti a garanzia del mutuatario. “Quest’ultimo dovrà avere determinati requisiti che saranno evidenziati nel regolamento, cosicché la banca possa avviare l’iter dell’erogazione del mutuo sicuramente in modo più semplificato e controllato. L’esigenza del presente intervento legislativo – sottolinea Nino Minardo -, è pertanto determinata dalla conseguenza che spesso l’atteggiamento di molti istituti di credito disattende la corretta applicazione degli accordi sottoscritti, con conseguenti danni dal punto di vista economico, sociale per i mutuatari”. Le norme contenute nella proposta di legge intendono, in definitiva, controllare eventuali comportamenti non conformi alle disposizioni indicate all’interno degli accordi o delle apposite convenzioni tra Abi e soggetti mutuatari. “Ciò al fine di evitare possibili condotte sconvenienti – conclude – nei confronti dei sottoscrittori di mutui, garantiti dallo Stato”.
Certo che una proposta di legge come questa, in questo particolare momento che attraversa il Belpaese, ci voleva come il pane, se ne sentiva la mancanza; i cittadini, che nel frattempo sono con l’acqua alla gola,ringrazieranno e correranno nelle sedi bancarie, affrancati da questi nuovi rapporti di trasparenza. E i media subito a rincorrere questa lieta notizia. Perchè non si prova a proporre delle leggi che diano un po di respiro ai tantissimi settori in crisi nella nostra Italia. La risposta è semplice; perchè si verrebbe cacciati via dai padroni dei partiti di appartenenza, e allora pur di farsi notare, ci si accontenta di battere la coda