Cgil e Caritas diocesana di Ragusa in campo contro lo sfruttamento e la violenza nei confronti delle donne nelle campagne, a dire il vero già da tempo. Dopo l’inchiesta pubblicata sull’Espresso dal giornalista Antonello Mangano si alzano i riflettori sul fenomeno che riguarda i lavoratori del comparto agricolo nelle zone della provincia iblea, in particolar modo lungo la fascia costiera e nell’ipparino, ma già da tempo la problematica è stata attenzionata sia dalla Caritas che dall’organizzazione sindacale in collaborazione con la Cooperativa “Proxima” che si occupa di accoglienza e sostegno alle donne vittime di tratta.
La Cgil di Vittoria, infatti, insieme alla Cooperativa già dal 2012 ha avviato un progetto denominato “Solidal transfert”. «In pratica, spiega Peppe Scifo, segretario della Cgil di Vittoria, si tratta di un pulmino che dà sostegno alla mobilità delle persone che vivono in una condizione di isolamento nelle campagne dell’ipparino e dell’acatese. Quattro volte a settimane il mezzo si reca nelle campagne per prendere donne ed anche i loro figli ed accompagnarli a fare la spesa, oppure dal medico o nei presidi sanitari per cittadini che non risiedono in maniera regolare sul territorio. Il pulmino dà un servizio come piccolo aiuto pratico e consente a queste persone di evitare di subire possibili ricatti». All’interno del mezzo ci sono anche tre figure professionali: un operatore sociale messo a disposizione dalla cooperativa, un mediatore culturale messo a disposizione da “Medici senza frontiere” e un rappresentante del sindacato».
«Il progetto nel 2012 e nel 2013 –spiega ancora Scifo- è stato messo in campo grazie ai finanziamenti arrivati dal Ministero delle Pari Opportunità, ma nel 2014 è andato avanti grazie ad una proroga che scadrà il prossimo 31 dicembre. Per il 2015 pare che il Ministero abbia intenzione di pubblicare un bando triennale che consenta di garantire il servizio».
In questi anni ci sono stati diversi casi di sfruttamento e di violenze che sono emersi proprio grazie a questo progetto. Le donne che denunciano vengono inserite in un programma di protezione che prevede l’allontanamento dal luogo dove è stata subita la violenza e l’ospitalità presso famiglie che si mettono a disposizione naturalmente in maniera quanto più discreta possibile per evitare che le vittime possano essere rintracciate e subire altre intimidazioni.
L’incaricato della cooperativa “Promixa” che si occupa del progetto “Solidal transfert” Emanuele Bellassai auspica che in questi ultimi tre mesi dell’anno il dipartimento per le Pari Opportunità possa dare continuità al finanziamento e garantire così la prosecuzione del servizio di trasporto. «Oltre che con la Cgil – spiega Bellassai- in questi anni stiamo lavorando a stretto braccio con altre realtà come per esempio “Medici senza frontiere”. Abbiamo predisposto insieme a loro un questionario che abbiamo distribuito tra i braccianti sia per capire se sono a conoscenza del progetto “Solidal transfert” sia per conoscere la loro situazione dal punto di vista dell’assistenza sanitaria. Molte persone, infatti, sono sprovviste del medico di base non avendo né un regolare contratto di lavoro né la residenza sul nostro territorio».
Ad inizio dell’anno la Caritas nazionale ha pensato di mettere in campo il progetto “Presidio” con l’obiettivo di tutelare i lavoratori da situazione di sfruttamento e di violenza. Come è possibile leggere sul sito della diocesi (www.diocesidiragusa.it nella sezione attività) il progetto “Presidio” è una iniziativa di Caritas Italiana che ha come obiettivo quello di garantire una presenza costante su quei territori che vivono stagionalmente l’arrivo di lavoratori attraverso un presidio di operatori Caritas pronti ad offrire, oltre ad un’assistenza per i bisogni più immediati, anche un’assistenza legale e sanitaria e un aiuto per i documenti di soggiorno e di lavoro. Si tratta nel complesso di un centinaio di operatori in 10 diocesi italiane (tra le quali anche quella di Ragusa) che girano le campagne con dei furgoni o dei camper riconoscibili grazie al logo di progetto e possono seguire così, tramite anche una banca dati, gli spostamenti dei lavoratori garantendo assistenza in ogni luogo dove c’è un presidio Caritas. Oltre al pulmino c’è anche una struttura fissa che si trova a Marina di Acate. Nella provincia iblea il progetto è stato avviato qualche settimana fa con un sopralluogo nell’immobile e nei prossimi giorni entrerà nel vivo con il pulmino che girerà per le campagne.
Sulla vicenda già nei prossimi giorni la Cgil nazionale e regionale terranno una conferenza stampa proprio a Vittoria. Il sindacato e la Cooperativa “Proxima” hanno anche chiesto alle varie amministrazioni comunali la possibilità di utilizzare dei locali dove poter approfondire le problematiche che interessano queste persone potendo dialogare con loro in maniera serena e non solo all’interno del pulmino durante il tragitto percorso insieme. Anche la politica si muove: i deputati di Sinistra Ecologia Libertà Celeste Costantino, Marisa Nicchi ed Erasmo Palazzotto hanno depositato infatti un’interrogazione parlamentare e presto chiederanno un incontro al Prefetto di Ragusa.