I giochi, le scommesse e soprattutto le slot machine sono da sempre un ricettacolo di interessi criminali. Non ne è esente la Provincia di Ragusa nella quale, il comparto dei giochi e delle scommesse, è particolarmente florido.
A testimoniarlo è la enorme presenza di centri scommesse e sale da gioco, gestite perlopiù da soggetti legati alla criminalità.
Inoltre è massiccia la presenza di macchinette da gioco (slot machine) installate in attività commerciali di diverso tipo (da bar a tabacchi e, addirittura, rosticcerie), che introitano enormi quantità di denaro.
L’installazione e la gestione delle slot machine non è esente dagli interessi della criminalità locale.
In particolare, nella zona del vittoriese, il controllo avviene principalmente ad opera di ben quattro (note) famiglie che, dividendosi il territorio, si spartiscono i lucrosi proventi non senza conflittualità.
Alcuni esponenti dei sodalizi implicati, sin dal luglio del 2012, sono stati protagonisti di una serie di cruenti episodi per spartirsi il territorio e continuano ancora oggi – in diversi casi – ad accaparrarsi il mercato.
L’attività culminò con la sparatoria avvenuta il 18 luglio del 2012 in via Adua a Vittoria, nel corso della quale venne assassinato a pistolettate Francesco Nigito (per mano di Massimo lnterlici) e furono feriti i fratelli della vittima, Gianluca e Giuseppe Nigito.
Francesco era insieme ai due fratelli, Giuseppe e Gianluca Nigito, tutti sono ritenuti vicini al clan dei Dominante Carbonaro.
Il 6 novembre del 2013, i due sopravvissuti fratelli Nigito, Giuseppe e Maurizio, vennero arrestati per i fatti risalenti al 4 luglio dello scorso anno.
Quel giorno, alle 9.30 circa a Vittoria, un uomo di 49 anni si trovava all’incrocio tra le vie Ruggero Settimo e Matteotti, quando si avvicinava un’autovettura con a bordo i due fratelli Nigito, da lui conosciuti.
Questi ultimo, dopo averlo insultato, sono scesi dall’autovettura e lo hanno raggiunto; uno dei due fratelli si è messo davanti a lui, l’altro dietro e gli sferrava una coltellata al viso provocandogli un’ampia ferita. Subito dopo sono fuggiti.
Le indagini immediatamente avviate dalla Polizia accertarono che la vittima prima di essere ferita era stata accusata dai Nigito di avere collocato un calcio-balilla presso un esercizio commerciale di “loro competenza”, nei pressi della zona fieristica dell’Emaia.
Altro comparto particolarmente attenzionato dagli inquirenti con diverse indagini è l’esercizio abusivo di raccolta delle scommesse sportive attraverso brokers non autorizzati ad operare sul territorio italiano.
Anche questo fenomeno è presente, stando alle indagini, nel territorio ibleo.
Ciò causa una enorme sottrazione dei volumi di gioco al sistema di tassazione domestico, attraverso la canalizzazione di scommesse su portali esteri non legittimati dall‘Agenzia dei Monopoli di Stato.