Idee e proposte per la rivitalizzazione, il recupero e la riqualificazione del centro storico di Modica”, come isole pedonali nel centro storico, tra piazza Monumento e San Pietro, così come nella parte alta della città, da Piazza del Gesù sino all’angolo di Via Cavour, con la prospettiva di determinare un salto qualitativo nella vivibilità nel centro città che passa attraverso il piano di recupero e di ristrutturazione degli immobili e di aree pubbliche con interventi che prevedono, da parte dell’amministrazione, lo snellimento dell’iter burocratico, e gli esoneri di Imu,Tarsu e Tosap. Sotto questo profilo importanti proposte sono pervenute dai contributi dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Caltanissetta, Arch. Andrea Milazzo che ha parlato su: ”L’esperienza del Comune di Caltanissetta per gli incentivi nel centro storico” durante il convegno che si è tenuto lunedì nell’Auditorium Pietro Floridia a Modica. Altri interessanti spunti sono giunti da professionisti locali che da anni si impegnano ad affrontare l’argomento centro storico in termini di vivibilità e funzionalità. Sul concetto di social housing, luoghi abitativi a prezzi bassi per famiglie bisognose o della piccola borghesia su immobili o suoli di proprietà pubblica e che prevedono l’investimento e la gestione da parte del privato, si è soffermato l prof. ing. Francesco Biasioli – docente di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Torino che ha parlato dell’esperienza piemontese. Il social housing potrebbe essere una soluzione praticabile, considerato il vasto patrimonio immobiliare dell’ente, per creare accanto alle unità abitative anche aree commerciali e punti di riunione e di aggregazione sociale.
Leggo in questi ultimi giorni d’estate ( si fa per dire viste le temperature) che sempre più spesso si parla o si “manifesta” interesse per il rilancio del centro storico della bella Modica, incentivazione allo sviluppo turistico,consorzi turistici, meeting, fiere e chi più ne ha più ne metta..
Tutto molto interessante, forse un pochino “plastico” ma interessante. Come imprenditore che ha investito in città ed investe attualmente nonostante i problemi di varia natura, ma sopratutto come cittadino della Repubblica Italiana e non Modicano mi sento però di ripetere ciò che a più riprese ed a più voci si raccoglie sui social web e sulla carta stampata, forse facendo “il verso” al nostro governo attualmente presieduto dal Presidente Letta e dal suo avvincente team di tecnici ed esperti; invece di parlare, parlare, parlare e parlare bisognerebbe FARE, senza prendere spunto dal decreto del FARE ma semplicemente mettere in atto determinate “azioni” di carattere preliminare quali a titolo esemplificativo il “censimento”, non della popolazione bensì delle segnaletiche stradali e turistiche, degli impianti di illuminazione cittadina, dei servizi igienici, dello stato di conservazione delle scalinate dei vicoli della città, dei palazzi storici o di interesse storico-culturale ( chiusi o difficilmente agibili) delle strutture ricettive nei vari quartieri, delle fermate dei bus, delle stazioni dei taxi ( se esistono) delle aree verdi attrezzate, dei punti di informazione turistica, ecc. Poi sedersi, tutti insieme senza giacca, cravatta e titoli od onorificenze di sorta e provare a tirare una riga all’elenco, ne esce un risultato, un dato, al quale applicare un numero, derivante da un calcolo, ancorchè derivante dalle risorse disponibili, partendo da quelle umane, non serve “Appaltare servizi di indagine” basta utilizzare risorse umane della PA debitamente informate e formate, e poi andare avanti…. Dimenticavo, questo suggerimento, prima che qualcuno commenti ” ecco lo speculatore del nord..” si inquadra nell’ambito di una pianificazione e successivamente in un business plan, altro dettaglio, prima di attivare un censimento, si potrebbe anche pensare di chiedere alla PA locale cosa ne pensa, non costa nulla e quindi non si incidono le finanze di cassa, semplicemente in qualche bel palazzo di Modica ( e ce sono tanti) ci si incontra, per categoria, associazione e/o rappresentanza, insieme al Sindaco ed agli assessori preposti e si presentano idee, semplici, concrete e coerenti con gli obiettivi che si posso porre in essere nel medio lungo periodo, compreso il “social housing”.