“I soldi io ce l’ho ….i vostri se li devono mangiare gli avvocati”.
A Noto la spocchia e l’atteggiamento mafioso del (già condannato) mafioso “Rino” Albergo non ha eguali.
Ieri, ancora una volta, la Polizia del Commissariato di Noto, su disposizione del Commissario Paolo Arena, ha eseguito nuovi controlli sull’abusivismo in città che più volte abbiamo denunciato (LEGGI ARTICOLO). Proprio durante i controlli la Polizia ha verificato che, ancora una volta, il bar “Pinguino” di Corrado Albergo, figlio del noto pregiudicato Rino Albergo, occupava abusivamente il suolo pubblico nella centralissima piazza Municipio.
Rino Albergo è andato su tutte le furie, lamentando i continui controlli e, manifestando una condotta totalmente spocchiosa, non ha consentito di effettuare il controllo.
Il pluripregiudicato Rino Albergo, fra i più importanti boss del clan Trigila, accusava – addirittura, a Noto la vita va al contrario… – di abuso d’ufficio i Poliziotti nel pieno esercizio delle loro funzioni, affermando che “i soldi io ce l’ho ….i vostri se li devono mangiare gli avvocati”. Il tutto sotto gli occhi dei passanti.
Le intimidazioni di Albergo nei confronti dei Poliziotti sono state denunciate alla Procura della Repubblica, oltre all’immediata rimozione in tempo reale dei tavoli collocati oltre lo spazio consentito rendendo nuovamente fruibile la piazza da parte di residenti e turisti.
I verbali sono stati trasmessi al Sindaco di Noto che, viste le continue violazioni di Albergo, potrebbe adottare la sospensione della licenza di somministrazione.
E’ una prassi solita, quando si reiterano condotte illecite, auspichiamo che il Primo cittadino abbia la voglia di metterla in pratica anche nei confronti di un boss mafioso.
Oltre al locale di Albergo sono stati sanzionati altri due ristoratori del centro storico a ridosso di piazza Municipio, ovvero il “Il Giglio” e “L’opera dei pupi”.