“Sono disgustato e senza parole, non immaginavo che si avesse il coraggio di replicare in questo modo, alle mie parole. Penso che dovrebbero avere il buon gusto di tacere”. Sono queste le parole di Antonio Guarascio, che fanno seguito alle dichiarazioni del coordinatore provinciale del “Megafono”, Claudio La Mattina. “Il signor La Mattina fa parte di un partito al quale appartiene il parlamentare a cui mi rivolsi, in lacrime, il giorno prima della tragedia di mio padre – racconta Antonio Guarascio – e che mi rispose che la politica non si occupava di queste vicende”. Il giovane Guarascio si chiede, inoltre, come mai sia stato proprio Claudio La Mattina a rispondere, visto che lui si rivolgesse ad altri. “Non vorrei che qualcuno lo avesse mandato allo sbaraglio – dichiara Guarascio -, per difendere le proprie azioni”. Rispetto alla lettera che il primo cittadino di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha mandato alla famiglia, il figlio dello sfortunato Giovanni Guarascio, afferma: “Come faccio a rispondere a quanto manchi per riacquistare la casa, se ci sono delle indagini in corso? Come posso saperlo?”. E poi ancora. “Perché non ci hanno mai chiesto come stesse mia madre? Poi dicono di volere chiarezza, ma devono essere loro a farla, motivando i proclami che, a suo tempo, avevano fatto ed ai quali non sono mai seguiti i fatti concreti”. Sulla somma raccolta dalla trasmissione di Santoro, “Anno Zero”, Guarascio ringrazia gli italiani. “Si, la cifra è quella (si parla di 78 mila euro, n.d.r.), utilizzata anche per le costose cure di mia madre. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare tutti gli italiani, da Vittoria alla Valle d’Aosta, per la solidarietà dimostrata. Fa piacere ricevere, quotidianamente, chiamate per sapere come stia la mia famiglia. Quando finalmente potremo riacquistare la casa – conclude Antonio Guarascio -, posso tranquillamente dire che sarà la casa degli italiani”.