Cinque giorni di tempo per lanciare una ricerca a tappeto – fra Ordini dei medici, strutture sanitarie pubbliche ed enti di ricerca – e trovare camici bianchi disposti a praticare le infusioni secondo il metodo Stamina. E’ quanto impone al direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, Ezio Belleri, una nuova ordinanza firmata da un giudice del tribunale di Ragusa che – apprende l’Adnkronos Salute – ordina l’immediata ri presa del trattamento per una piccola paziente siciliana colpita da morbo di Niemann Pick.
La bimba, Rita Lorefice, era tra i 34 pazienti presi in carico dall’ospedale, dopo aver ottenuto una precedente ordinanza che autorizzava le infusioni. E la nuova decisione punta a superarel’ostacolo rappresentato dal rifiuto di riprendere la somministrazionedei trattamenti espresso dai medici dei Civili.
A differenza dell’altra ordinanza notificata nei giorni scorsi -quella del tribunale di Pesaro – che chiama in causa come ‘ausiliario’il presidente dell’Ordine dei medici di Brescia, Ottavio di Stefano,imponendogli di cercare medici disposti a praticare le infusioni su unpiccolo paziente con morbo di Krabbe, il provvedimento del tribunalesiciliano si rivolge direttamente al Dg Belleri.
Il giudice ordina al manager di verificare ancora una volta lapresenza di medici disponibili a praticare le infusioni all’internodell’ospedale. E in caso di esito negativo, nomina lo stesso Belleri”proprio ausiliario” e gli “ordina entro 5 giorni dalla comunicazionedell’ordinanza di acquisire la disponibilità di medici esterni adeffettuare il trattamento con cellule staminali attraverso idoneacomunicazione inviata al maggior numero possibile di soggetti(strutture sanitarie pubbliche, ordini professionali, enti diricerca)”.
Il giudice impone ancora, “in caso di risposta positivaall’interpello, di consentire nel più breve tempo possibile ai mediciesterni di praticare i trattamenti suddetti” alla piccola paziente inattesa.
(Fonte: Adnkronos)