“Il nostro impegno non è per una mera memoria, ma per una lotta affinché non si ripetano le condizioni e le circostanze in cui è avvenuta la strage dei Georgofili. Per quanto siano stati perseguiti e condannati i mafiosi, noi riteniamo che ci sia ancora da approfondire la verità e la verità serve proprio perché non si ripetano certe situazioni. Vogliamo contribuire al fatto che la comunità civile crei un argine nei confronti della criminalità organizzata”. Lo ha detto Daniele Gabrielli, testimone oculare della strage a Firenze e membro dell’Associazione dei familiari delle vittime, in occasione dell’evento per i 30 anni dell’attentato. “Ci rendiamo conto che la legalità si conserva con i comportamenti individuali – ha aggiunto .- Ai ragazzi chiediamo sempre di coinvolgere i loro genitori, e di impegnarsi nei comportamenti individuali perché il fatto che non ci siano più stragi non significa che la mafia non sia presente, anche in maniera penetrante, accanto a noi”.