Massacrati da oltre quaranta colpi di revolver e kalashnikov, Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco avevano appena vent’anni.
Erano tre ragazzi “normali”, e quel 20 Luglio 1998 stavano frequentando un corso di formazione a Pomigliano d’Arco.
In pausa pranzo uscirono per bere un caffè, furono scambiati per affiliati di camorra e uccisi. Ma loro con le mafie non c’entravano nulla. Erano e rimarranno per sempre persone perbene a cui sono stati sottratti i sogni, il futuro.
Per non dimenticare mai.