Combattere la depressione e scongiurare il suicidio grazie a un applicazione sul cellulare.
E’ l’idea di Yang Fude, direttore dell’ospedale Huilongguan di Pechino, che ha annunciato il suo progetto oggi, nella Giornata Internazionale di prevenzione al Suicidio, divenuto ormai tra le prime cause di morte in Cina. L’applicazione, che dovrebbe vedere la luce tra tre anni – spiega Yang – monitorera’ l’indice di ansia, permettera’ all’utente di contattare un dottore e di chattare con un robot per ridurre la pressione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, sono circa 120mila i cinesi che ogni anno compiono il gesto estremo. I depressi sono circa il 21% contro il 55,6 della media mondiale, ma solo il 10% di loro riceve le cure. E tra gli anziani il fenomeno e’ ancora piu’ alto. Se la tendenza si riflette in gran parte del mondo, a Hong Kong il tasso dei suicidi tra gli ultra-sessantacinquenni e’ quasi il doppio rispetto ai piu’ giovani. Alle origini, sostengono gli esperti, c’e’ una sorta di tabu’ riguardo la morte e la terza eta’ esacerbato da quartieri e famiglie sempre piu’ affollate, che contribuiscono a far sentire ‘do troppo’ gli anziani.
“Ad Hong Kong, in Asia, le persone non condividono le emozioni, nemmeno con i membri della famiglia” ha spiegato Ed Wong, fundraising e manager della comunicazione di Samaritans Hong Kong. Secondo i medici legali l’anno scorso sono stati registrati 363 suicidi tra gli over 65, contro i 283 del 2012.