“Teniamo alta la tensione contro la mafia”

Il ritrovamento di proiettili speciali desta paura. Sgomento e forte sospetto di un ritorno al passato, quel passato angosciante che ha segnato la storia della Città di Vittoria. La riflessione di Enzo Cilia, una riflessione che ripercorre gli anni del terrore:

“Il ritrovamento di munizioni, tra cui proiettili speciali in grado di perforare vetri blindati, nel territorio di Vittoria riporta ad un tempo in cui la città di Vittoria subiva una aggressione continua da parte della criminalità mafiosa che ebbe il suo culmine nella guerra tra cosa nostra e stidda che lasciò sul terreno decine e decine di morti ammazzati per la supremazia nel controllo delle attività delittuose classiche, traffico di droga e armi, estorsioni e rapine. Poi, ad un certo punto, con l’avvento di Provenzano, che come tutti sanno mandava e riceveva pizzini anche da Vittoria, e la fine della strategia stragista, i kalashnikov hanno smesso di sparare e anche a Vittoria c’è stato un mutamento della strategia criminale che si presume sia consistita nel puntare direttamente sullo sviluppo creato dalla agricoltura avanzata e dal suo indotto specialmente nella commercializzazione, non tralasciando il settore degli imballaggi e dei trasporti.

Ora la crisi drammatica legata appunto all’economia agricola può far tornare un epoca che io ricordo come la traversata degli inferi per tutti noi vittoriesi.

Perciò sono ancora di più convinto che la strada maestra, per la verità, da tempo imboccata dagli organi competenti, forze dell’ordine e magistratura, che hanno dato colpi micidiali ai clan disarticolandoli, anche se a distanza di qualche decennio molti, spesso ex criminali sono di nuovo a piede libero, sia da percorrere senza tentennamenti e ambiguità di sorta, ma accanto a questo occorre che vada avanti la cultura della legalità con ogni mezzo e soprattutto ogni cittadino, ogni libero imprenditore oltre a fare il proprio dovere, deve avere convenienze non tanto o non solo fiscali, ma anche garanzie certe dallo Stato sulla propria sicurezza, della sua famiglia, della sua impresa, con un minimo di riservatezza perché non tutti sono disposti a fare gli eroi.

In questo quadro il ruolo della pubblica amministrazione complessivamente considerata, dovrebbe sempre essere di garanzia, rispetto ed esempio per i cittadini, voglio dire che diventa più difficile acquistare autorevolezza e credibilità nella battaglia contro il malaffare se si assumono atteggiamenti che possono essere letti come superficiali o denotanti arroganza e autoreferenzialità, specialmente per quanto riguarda la gestione del territorio e il possibile sviluppo legato a grandi opere pubbliche e all’avvio della zona franca.”

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Originaria di Ragusa ma residente in Vittoria dove ha conseguito la maturità liceale e l’anno successivo quella magistrale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento (1999-2000). Laureatasi in lingue e letterature straniere insegna negli istituti superiori privati. Tutor universitario ha collaborato per sei anni con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha realizzato con il FEI una guida multilingua sui diritti e doveri degli immigrati e lavorato come socia e mediatrice linguistico-culturale per minori immigrati non accompagnati presso la cooperativa sociale Alfa di Vittoria. Traduce testi letterari in lingua inglese e spagnola e collabora con Mister Go e Accademia Britannica come organizzatrice vacanze-studio all’estero. Quando può mette qualcosa in valigia e viaggia moltissimo. Le sue mete? Spagna, Turchia, Marocco…

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