“Ti scippu a testa, d’ora in avanti saro’ il tuo peggiore incubo e poi ci incontreremo nell’aldila’. Ci vediamo anche negli uffici della Polizia, tanto la testa te la scippu u stissu“.
Sono solo alcune delle minacce di morte subite dal giornalista dell’Agi e direttore de La Spia.it, Paolo Borrometi che, con l’aggravante del metodo mafioso, saranno contestate domani nel processo che inizia a Catania a carico di Gionbattista Ventura, considerato il reggente del clan “Carbonaro-Dominante” di Vittoria (Ragusa).
Gionbattista Ventura e’ gia’ stato condannato per reati gravissimi come omicidio, concorso in omicidio ed estorsioni ed e’ detenuto proprio per le minacce a Borrometi.
Ventura, si leggeva dal comunicato stampa della Polizia di Ragusa, per sua stessa ammissione “non accettava che il giornalista parlasse di lui e della sua famiglia, doveva solo stare zitto senza permettersi di parlare di cio’ che lo riguardava”.
E’ iniziata cosi’ una lunga sequenza di minacce di morte: “Tu ci morirai con il gas, ti daremo in bocca cio’ che meriti, durerai poco cesso di merda”.
L’accusa, sostenuta dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, Valentina Sincero, si basa anche sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Fra questi il compagno della figlia MConcy e genero di Gionbattista Ventura, Rosario Avila, che ha affermato che Ventura quando leggeva gli articoli di Borrometi “diventava un pazzo, un criminale diventava, gli uscivano gli occhi di fuori”.
Al processo hanno annunciato la costituzione di parte civile la Federazione Nazionale della Stampa, l’Ordine dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, la Fondazione Caponnetto ed il Comune di Vittoria.
Mafia: minacce a giornalista, ok Gup Catania a Fnsi parte civile
(AGI) – Catania, 26 mag. – E’ iniziata stamattina l’udienza preliminare dinanzi al Gup di Catania Francesca per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo nei confronti di Gioanbattista Ventura, considerato il reggente del clan “Carbonaro-Dominante” di Vittoria (Ragusa), accusato di avere minacciato il giornalista dell’Agi Paolo Borrometi.
Il Gup ha ammesso le parti civili e tra queste l’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa, il Comune di Vittoria e lo stesso giornalista Borrometi nella qualita’ di parte offesa. E’ stata invece respinta l’istanza della Fondazione Caponnetto. Il giudice ha fatto sapere che nel pomeriggio decidera’ sul rinvio a giudizio.
“Ti scippu a testa – minacciava il boss – d’ora in avanti saro’ il tuo peggiore incubo e poi ci incontreremo nell’aldila’. Ci vediamo anche negli uffici della Polizia, tanto la testa te la scippu u stissu”. Ventura e’ gia’ stato condannato per reati gravissimi come omicidio, concorso in omicidio ed estorsioni.