“Un bilancio esemplare, da inserire in una carpetta e lasciare negli armadi a modello, oltre che a futura memoria”. Si presenta con queste parole il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, in conferenza stampa ieri mattina, nella sua stanza a Palazzo “San Domenico”. Abbate è visibilmente soddisfatto ed attorniato da molti assessori della Giunta, oltre che, ovviamente, dal suo fiduciario al Bilancio, Enzo Giannone e dal responsabile della Posizione Organizzativa dell’Ente, Salvatore Roccasalva. È proprio l’assessore Giannone ad aprire la conferenza stampa, snocciolando dati tecnici del bilancio. “Lo schema di bilancio, adottato dalla Giunta il 25 ottobre, non ha avuto in un primo momento il parere favorevole del collegio dei Revisori dei conti per la semplice ragione che esso conteneva un trasferimento dello Stato pari a dieci milioni e ottocentomila euro che, invece, lo stesso Stato ha successivamente ridotto a sette milioni e duecentomila euro. L’amministrazione, quindi – sottolinea Enzo Giannone -, con un maxiemendamento ha riportato in copertura il mancato introito, senza alcun aumento delle tasse e tutto è stato deciso in coerenza con il piano di riequilibrio adottato con delibera consiliare del 30 dicembre 2012. Così abbiamo ottenuto il parere positivo dei Revisori”. Subito dopo Giannone, è il turno del sindaco che, con programma elettorale alla mano, esordisce affermando “tutto quello che conteneva il programma, sta per essere realizzato nel Bilancio previsionale approvato”. Abbate, oltre a riferire quelli che considera dei “successi di questa amministrazione”, si concentra molto sul lato politico dell’esercizio finanziario. “Voglio sgomberare subito il campo da equivoci, non c’è alcun effetto retroattivo delle indennità che abbiamo ripristinato, nel senso che esse scatteranno dal momento in cui è stato approvato il bilancio. Per cinque mesi non abbiamo preso, ne prenderemo, una lira. Chi ci ha preceduto, invece, per quattro anni e nove mesi ha preso i soldi delle indennità, mentre la città affondava e non si pagavano gli stipendi ai dipendenti. Non è corretto lavorare senza la retribuzione, così abbiamo convenuto di ripristinare gli stipendi che, a dirvi la verità, non so neanche a quanto ammontino”. Per il sindaco di vitale importanza sarà la lotta all’evasione. “Ci sono migliaia e migliaia di metri quadri non messi a ruolo: zona Asi, zona artigianale, aree con concessione edilizie, 2300 fabbricati fantasma, occupazione di suolo pubblico in totale evasione. Bisogna far riferimento anche a possessi Enel, Telecom, impianti del gas. Il 90% dei passo carrai evadono il canone – denuncia Abbate -, così come i titolari di insegne pubblicitarie. Il comune di Modica, paga ogni dieci mesi all’Enel, quattro milioni di consumo di energia. Un record visto che neanche Napoli paga tanto”. Il piano di taglio della spese è iniziato con il censimento degli impianti. “Modica conta 8117 lampade e l’Ente gestisce 450 contatori di energia elettrica. Ci sono impianti che vengono alimentati da tre contatori. Abbiamo già operato dei tagli, cambiando gestore (trasferendoci con Eni) ed altri ne saranno fatti”. In conclusione un riferimento “polemico” nei confronti ancora una volta dei precedenti amministratori, relativamente alle cosiddette “spese pazze”. “E’ arrivato il momento di dire la verità e non nascondere nulla alla città. Nel 2012 la Giunta Buscema ha speso 246 mila euro per feste e festini, con il parere negativo del dirigente. Nel 2011 addirittura 393 mila euro, sono state le spese per iniziative futili che, nulla, hanno lasciato di concreto alla città. Questo ha causato l’attuale situazione finanziaria, altro che polemiche. Queste sono le vere spese pazze. Noi, invece, andando contro quello che ci chiedeva l’opposizione e, in un primo momento anche i Revisori dei conti, non abbiamo aumentato le tasse ed abbiamo la tassazione più bassa della provincia”.
Il presidente del consiglio comunale, Roberto Garaffa, presente alla conferenza stampa, ha avuto parole di elogio per “l’amministrazione e per tutto il consiglio comunale che responsabilmente ha affrontato, con toni civili e democratici, il dibattito sull’argomento principe del civico consesso, come quello del bilancio di previsione. Un importante plauso va anche al deputato regionale dell’Udc, Orazio Ragusa per il suo notevole impegno”. Non della stessa opinione il primo cittadino, Ignazio Abbate. “Sono fortemente deluso dall’atteggiamento delle opposizione. Sono state divise e non capaci di formalizzare neanche un emendamento costruttivo, per l’economia della città. Io temevo ne presentassero migliaia, come feci io il primo anno alla Provincia”.