Un forte boato e va a fuoco la macelleria di Luciano De Carolis: è guerra per il racket delle carni?

La macelleria di Ciano u nanu (al secolo Luciano De Carolis), sanguinario appartenente al clan Bottaro-Attanasio, con in corso diversi processi anche per omicidio, è stata data alle fiamme la notte scorsa – foto SiracusaPost.

Dietro, probabilmente, il racket delle carni, milionario business che impone il prodotto per i tanti, tantissimi, paninari in città.

Della macelleria di Ciano De Carolis ci occupammo tempo fa (LEGGI ARTICOLO) e quei pezzi ci costarono le minacce di morte del fratello di Ciano, Francesco De Carolis (per il quale è a processo).

La macelleria si trova in via Alessandro Specchi ed oggi si chiama “Centro Carni” (intestata alle sorelle Miniera).

Fisicamente nell’attività lavorano la moglie di Ciano u nano, ovvero Lucia Frittitta (sorella, oltre che di Rosanna, anche del pluripregiudicato “suchillo”) e la nipote, Carmela Miniera.

La macelleria venne aperta anni fa da Ernando Di Paola, storico componente del clan Urso-Bottaro. Quando il Di Paola venne arrestato (oggi è in galera per un definitivo di pena), l’attività passò a Luciano De Carolis (Ciano u nanu).

Luciano De Carolis nell’ultimo periodo ha ripreso, con tracotanza, a fare minacce di morte a proprietari di diversi esercizi commerciali, anche per futili motivi, facendosi forte del proprio curriculum criminale ed è una delle emergenze criminali (in libertà) della città di Siracusa.

L’incendio della macelleria di De Carolis potrebbe essere ulteriormente pericoloso perché continua in una scia di bombe ed incendi.

Luigi Miceli

Basti pensare che, solo qualche mese fa, misteriosamente prese fuoco la panineria del figlio di Luigi Miceli (Sebastiano).

Luigi Miceli (detto Gigi) è storico componente del clan Bottaro-Attanasio (e suocero di Giuseppe Calabrese, detto Delfo, coimputato in vari processi per omicidio insieme ad Attanasio).

Era Luigi Miceli, prima di Luciano De Carolis, a gestire il redditizio racket delle carni.

Oggi Siracusa si risveglia, ancora una volta, con la paura che la guerra fra clan continui e che cittadini che nulla c’entrano possano pagare le pericolose bombe ed i loro regolamenti di conti. 

Condividi
Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

1 commento

  1. Caro Paolo, qualcosa in giro a Siracusa si muove, la bomba è stata messa, la macelleria è proprio quella lì, qualcosa vorrà dire, e quel qualcosa non è per un imprenditore o per un bravo padre di famiglia come quasi sempre accade che si sveglia la mattina per andare a lavoro e cercare di portare un pezzo di pane onesto a casa per i propri figli, questa è la macelleria di cianu u nanu la notizia purtroppo non mi rattrista per niente, anzi se posso essere sincero mi mette pure un pizzico di buon umore ma questo è solo un fatto personale. La guerra tra mafiosi.. per il dominio del territorio…certo è preoccupante ma è una grande occasione per lo Stato di metterli tutti dietro le sbarre

LASCIA UN COMMENTO

Aggiungi una immagine