Dopo quattro giorni di intensi contatti ha chiuso ufficialmente i battenti, ieri a Cannes, il MIPIM (Le marché international des professionnels de l’immobilier). Ben 4.800 investitori provenienti da 26 nazioni hanno dato vita alla fiera immobiliare più importante che richiama i gruppi più influenti al mondo.
A Cannes le nostre ferrovie, attraverso una società del gruppo, hanno immesso sul mercato i propri terreni più pregiati da offrire agli investitori internazionali. Si tratta di settanta aree ferroviarie, distribuite in tutta Italia, per una estensione complessiva di quattro milioni di metri quadrati destinati alla cementificazione per gli usi più disparati.
Tra le settanta aree ben 15 riguardano la Sicilia così come illustrato nel catalogo dei proponenti.
Come si può notare le provincie sono quasi tutte coinvolte . Alcune, però, sembra offrano proposte particolarmente allettanti. A titolo di esempio basta citare, come affermato dagli stessi proponenti la vendita, che nei 18.000 metri quadrati dell’area della stazione Notarbartolo a Palermo è prevista l’edificazione anche di un grattacielo di 144 metri : una torre di almeno 41 piani !
Chi scrive, appena appresa la notizia, ha voluto approfondire l’argomento. Visitando il sito www.investinitalyrealestate.com si apprende che , come recita la pagina di presentazione, “è un portale per presentare agli operatori italiani ed esteri le opportunità di investimento nel settore immobiliare di proprietà del governo, da parte delle imprese in cui il governo o altri enti pubblici hanno una partecipazione ……Il progetto è parte del quadro delle iniziative previste dal “Sblocca Italia”, progettato per promuovere gli investimenti in Italia, dal Dipartimento del Primo Ministro in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso l’Agenzia per la promozione imprese italiane all’estero e la loro internazionalizzazione, in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Ufficio Demanio.”
Insomma è un portale, quanto meno, sponsorizzato dal Governo e collegato al famoso “Sblocca Italia”. Esaminando il catalogo delle offerte immobiliari emerge che, nell’ambito dell’ambizioso progetto “ Sblocca Italia”, per quanto riguarda la città di Ragusa è stata messa in vendita l’area dell’ex scalo merci per 14.500 metri quadri.
A questo punto sorge la domanda cosa propongono per l’ex scalo merci ?
Chi scrive, notoriamente malpensante, viene assalito da cattivi pensieri : forse qualcuno ha già prefigurato (considerando che si è appena avviata la fase di revisione del Piano Regolatore) un uso per così dire “intensivo” di quell’area ?
Dalla lettura delle prime righe della scheda descrittiva (….”si trova nel comune di Ragusa, nel centro storico. il centro storico di Ragusa è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002, a causa della presenza di numerosi edifici in stile barocco) nulla da obiettare. Senonché, due righe più avanti, il sito per così dire “filogovernativo” propone un allettante suggerimento ai frequentatori del MIPIM “ la zona è un’eccellente opportunità per lo sviluppo, con una preferenza per uso residenziale e commerciale”. Ed ecco che si affacciano i sospetti del malpensante : vuoi vedere che a qualcuno vengono strane idee in testa ?
E’ bene sapere che ormai da tempo a Ragusa si discute sulla destinazione più appropriata dell’area dismessa dell’ex scalo merci . La proposta più ragionevole e ampiamente condivisa, sostenuta da più soggetti , è quella di destinarla ad area di interscambio per il trasporto persone. Vale a dire area attrezzata nella quale ospitare una moderna autostazione per gli autobus, collegata alla prevista e finanziata metropolitana di superficie, alla stazione ferroviaria e all’area parcheggi per le vetture private. Insomma un’area concepita secondo criteri più moderni ed efficienti nella gestione della mobilità urbana ed extra urbana.
Ed invece che ti propongono dalle parti del Governo ? Nuovi condomini , come se non bastassero le centinaia e centinaia di abitazioni invendute in città, e nuove aree commerciali come se le crisi dei centri commerciali riguardasse un altro continente.
A meno che……
A meno che una operazione del genere, presentata nella rassegna di Cannes notoriamente frequentata dalla più diversificata umanità, attiri l’attenzione di chi dispone di ampie risorse di varia natura. Diciamo soggetti dalle più disparate provenienze, che abbiano l’esigenza di investire comunque e dovunque . Soggetti per i quali Ragusa può rappresenti una buona piazza in una fase di rielaborazione del Piano Regolatore e a pochi mesi dal rinnovo della amministrazione civica. Ma no. Questi sono i pensieri di un malpensante.
Gianfranco Motta
Ennesima brutture al centro di ragusa .