Se c’è una parola che fa tendenza in questo periodo è… “tendenza”, con annessi e connessi al suo campo semantico. Già, come dire, questo blog è proprio cool. Con quella maglia fluo sei troppo trendy. Gli skinny jeans valorizzano il lato b. La sua borsa è trés chic e il mio push up è number one. Ho una casa minimal, una city car e un toy boy mentre il mio cane è così piccolo che lo porto a spasso nella mia shopping bag. Sto cercando un job, ma vorrei un part time per partecipare ai party at night e dormire al mattino. Amo i brunch. L’aperitivo è un flop. Meglio l’apericena, ma fermati per il dinner, lo consiglia trip advisor. Non dimenticarti di taggarmi. Ti lovvo, sai? Me too.
Signore e signori, ecco a voi la lingua di oggi, mutuata direttamente dalla fiera delle vanità (o meglio dire, dal web). Quella che fa tendenza così come l’usanza di saltare saluti introduttivi e introduzioni. Perché mai perdere tempo con un noioso compendio sull’utilità di un nuovo blog sulle mode e il lifestyle? Meglio partire in quarta, perché se spendi una parola in più, avrai un lettore in meno. Questo è il diktat. Ma un passaggio va fatto, rispondendo a un quesito: da dove si comincia? Dal fissare delle regole, suggerirebbe Umberto Eco, per stipulare un patto tra lettore e scrittore (evolutosi in blogger) obbligato a mantenere le promesse. Le regole del blog sono semplici: chiarezza, apertura, buon senso e spirito critico; caratteristiche fondamentali per scovare e cacciare la volgarità e ripristinare il principio del bello. La bellezza, sì, quella che secondo Dostoevskij dovrebbe salvare il mondo… se questo non implode prima.
Nel campionato del bla bla bla cui partecipano quotidianamente saccenti, millantatori e politicanti, Mode e modi si pone come una spia intenta a scovare futilità e corbellerie, atta a bonificare il sentiero delle parole: le parole, indiscusse protagoniste, dovranno seguire un ordine mentale, costruite e articolate secondo uno pseudo- senso logico con cui esplicitare degli obiettivi. Una rubrica che nasce come risposta al fenomeno delle fashion blogger, degli improvvisati opinionisti o di sbruffoni che vendono miracoli per ritrovare la salute e il benessere. Si ricercherà quel sano minimalismo nelle cose, anche nell’alimentazione in barba al junk food, per ristorare mente e corpo. Verranno sentiti esperti, commentati articoli, selezionati fatti e misfatti per rimettere in ordine una quotidianità confusa perché per fare ordine dentro, bisogna necessariamente prima ricrearlo fuori. Uno spazio dove non ci saranno peli sulla lingua (al massimo sul corpo e, per gli uomini sullo stomaco!), non si utilizzeranno parole smielate, non si inseriranno emoticon e non si ricorrerà alle abbreviazioni xkè nn sn ammesse.
Queste sono solo alcune delle linee guida di un blog che va “sfogliato” solo se si vuole aprire una finestra virtuale sul fashion, il lifestyle, il made in Italy, lo shopping, il divertimento, il vintage, gli accessori, le collezioni, il benessere, le mostre, l’eleganza, i viaggi, il design e le sfilate; ma anche sui modi: di dire, di fare, di essere e di apparire. Post dopo post si parlerà dei trend, di ciò che è in o out, dalle tendenze amate a quelle abusate, ricorrendo all’ingegno per reinventarsi e reinventare il guardaroba, il lavoro e la casa in tempo di crisi. Una rubrica da seguire se si vuole apprendere, curiosare, interagire, intervenire e diventare protagonisti di riflessioni da condividere all’insegna del take it easy. Come dire, quattro chiacchiere al bar, dove però il caffè stavolta ognuno lo beve a casa sua e non si pone il problema di chi lo deve offrire.
Stay tuned! (Che non è una parolaccia, mamma, significa una cosa tipo “rimani sintonizzata”!)
Che bella rubrica, Ale!
Quindi potremo leggerti qui con frequenza?? Sono contento…!!!
Gentile utente,
grazie di cuore per l’affetto! Leggetemi, sì, dilettiamoci e scambiamoci le idee. Perché non fondare una nostra contagiosa Repubblica delle idee? Così da riscattare la nostra generazione tanto sfortunata e tanto denigrata.
A.B.
Una bella rubrica, complimenti…qualcosa di fresco e di nuovo. Mi piace!
Grazie Orazio,
questo blog nasce proprio con l’intento di “essere qualcosa di fresco!”. Sono felice che sia arrivato! La vita è fin troppo seria, bisogna pure trovare spunti per sorridere. No? Ti do il benvenuto e… commentiamoci!
A.B.
“Dove il caffè ognuno lo beve a casa sua…”
Simpatica come idea e brava l’autrice! Sconoscevo questa ragazza, una buona occasione per leggerla!
Parole così gentili che… non vedo l’ora di offrirvi altri ‘caffé’!
Vamos!
A.B.