“Vaffanculo” al giudice dopo aver sentito “tua figlia è una vegetale, fai l’eutanasia”: la mamma di Valeria condannata. “E’ vergognoso, ecco come sono andati i fatti”

È una vergogna: i giudici hanno il potere e ci mettono i piedi in testa. Non è giusto, devono far applicare le leggi, ma non insultarci”.

A parlare è Angela Martinelli, madre della piccola Valeria che, a soli 4 anni, vive una condizione di malessere fisico enorme.

valeria de bortoli 4Valeria De Bortoli, figlia di Mauro e Angela, è affetta da “Tetraparesi spastica, asfissia da parto riconosciuta come colpa medica”.

“Tutto avvenne qualche mese fa, in occasione del nostro ricorso con il 700, per far curare la nostra Valeria con le cure compassionevoli ed il metodo Stamina. In occasione di una prima udienza – racconta Angela Martinelli – io chiesi al Giudice: Lei da mamma, avendo una figlia come la mia che è farmaco resistente ed in queste condizioni, non proverebbe di tutto per farla vivere?

Il Giudice incredibilmente all’improvviso, si alza in piedi e mi dice: “se io avessi  avuto una figlia vegetale come la sua, l’avrei portata in Svizzera a fare l’eutanasia assistita”.

La madre ci racconta che, sbigottita dalle parole del Giudice, ritorna a casa col marito e la piccola.

“Si. Siamo tornati a casa ed eravamo davvero senza parole. Così arrivammo alla seconda udienza, quando accadde l’irreparabile. Io venni nuovamente attaccata – racconta amaramente la mamma di Valeria – ed a tal punto, certamente sbagliando, non ce l’ho fatta più, e ho detto che io lotto e lotterò sempre per la vita di mia figlia. Ancora una volta additata malamente dal Giudice, che mi diceva che mi avrebbe querelato, non ci ho visto più e, certamente sbagliando, le ho detto: “nella querela, di già che c’è, scriva di andar via il culo”.

Le motivazioni della donna, seppur nello sbaglio dell’insulto, vengono espresse con forza e determinazione.

valeria de bortoli 3Lei ha offeso i genitori che già stanno soffrendo. Ma non capisco, come si può insultare i genitori in quel momento? Come si può urlarmi di andare in Svizzera a fare l’eutanasia?”.

Così, poche settimane fa arriva alla signora Angela Martinelli una multa di 45mila euro e sei mesi di pena sospesa perché incensurata.

Uno che va a rubare o ammazza non viene trattato così. Noi vogliamo soltanto una speranza per nostra figlia – commenta Angela -, soltanto una speranza. È ora di finirla, non siamo animali ed esser insultati. E poi l’eutanasia? In Italia non c’è, come può dirlo? Ma come mi ha potuto dire che mia figlia fosse un vegetale? Come ha potuto? Vogliamo le scuse – conclude -, mia figlia non è una vegetale. Io ero anche in cinta, ma secondo voi è accettabile?”.

LA POSIZIONE DEGLI AVVOCATI (Vorano e Bianchini) CHE DIFENDONO Mauro ed Angela De Bortoli

“Durante un processo per l’ ottenimento dell’ accesso alle cure staminali alla domanda posta dalla nostra cliente, per altro in avanzato stato interessante, al Giudice che fin da subito appalesava tutti i propri dubbi personali sull’ efficacia delle richieste terapie, quest’ ultimo rispondeva, così ci viene riferito, che se avesse  avuto una figlia vegetale l’ avrebbe portata in Svizzera a fare l’ eutanasia. Se la affermazione esternata dal Giudice dovesse corrispondere alla realtà si sarebbe al cospetto di un gravissima mancanza prima ancora etica che giuridica e ben si potrebbe comprendere la reazione di quella mamma che all’ udienza successiva, in un clima particolarmente teso, si lasciava andare a esclamazioni di per sé deprecabili ma ampliamente comprensibili qualora  contestualizzate in modo appropriato.

Riteniamo che la triste vicenda avrebbe dovuto trovare il proprio epilogo tra le mura di quell’ aula senza ulteriori strascichi giudiziari determinati dalla trasmissione da parte del Giudice alla Procura della Repubblica”

(Foto pubblicate con il consenso della famiglia De Bortoli)

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

2 COMMENTI

  1. Dio non ha dato a queste persone dei bambini malati solo perche` non sarebbero in grado di amarli, metterebbero al primo posto se stessi e non i propi figli…quindi questa gente non e` degna di stare nemmeno accanto a queste creature speciali e bisognose di mille cure, figuriamoci giudicare il loro futuro! Coraggio genitori di Valeria, siamo con voi e con la vostra figlia preziosa!

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