Trucidati dai colpi d’arma da fuoco senza pietà, fermi a ridosso di un guard rail. Gli appena trentenni Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, due servitori dello Stato, furono crivellati di proiettili mentre pattugliavano il tratto di strada tra Palmi e Scilla. Era il 18 gennaio di ventisette anni fa. I due carabinieri non ebbero il tempo nemmeno di reagire, tant’è che Fava fu trovato ancora con il mitra di ordinanza in mano, senza avere il tempo d’usarlo.
Grazie al processo “ndrangheta stragista” oggi sappiamo che quell’attentato faceva parte della strategia di cosa nostra e ‘ndrangheta per destabilizzare l’Italia con modalità terroristiche.