Fare Verde Vittoria lancia un appello alla deputazione iblea: “Occorrono azioni urgenti”

L’associazione ambientalista Fare Verde Vittoria promotrice di una battaglia per la tutela della località di Randello e  a difesa della popolazione residente nel territorio, quella stessa popolazione che da decine di anni vive quell’area accedendovi a piedi nel pieno rispetto delle norme poste a tutela della riserva stessa, agisce appellandosi ai deputati regionali. L’associazione ambientalista ha sollevato ripetutamente l’importanza della riserva e della tutela  del sistema dunale e della flora spontanea in una zona particolarmente delicata  nella quale si concede la possibilità di installare strutture antropiche che ,anche se temporanee , possono di fatto alterare le naturali dinamiche delle stesse dune, compromettendone l’obbiettivo dei progetti a salvaguardia della costa. L’appello ai deputati Regionali della provincia iblea ha come specifico obiettivo di richiedere azioni ispettive urgenti per verificare lo stato dei fatti ed eventuali responsabilità della Forestale in relazione all’ormai noto affaire Randello. Le dichiarazioni del gruppo:“I fatti pubblicamente rappresentati nel documento “un passo oltre il cancello” (di cui si può prendere visione su: https://www.facebook.com/randellolibera), riguardanti la strana commistione di interessi pubblici e privati determinatasi all’interno dell’Area forestale di Randello, supportati da atti ed informazioni meritevoli di attenzione, riteniamo siano di estrema gravità e debbano allarmare in particolar modo i rappresentanti istituzionale del nostro territorio presso la Regione Siciliana, sul ruolo svolto dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e dall’UST di Ragusa. Non rientra nei compiti istituzionali della Forestale quello di favorire il turismo se non in senso lato, ne tanto meno favorire in modo così evidente l’attività di uno specifico privato mettendo a rischio l’integrità del bene che si gestisce; negli atti amministrativi analizzati si riscontrano pericolose e palesi incongruenze come evidenziato; i vantaggi economici per l’imprenditore privato sono evidentissimi, sia nell’immediato che nella prospettiva; al contempo le pesanti servitù a cui il bene pubblico viene assoggettato, sono cogenti e destinate ad essere perenni; l’unica contropartita che si riscontra, a fronte di tutto ciò, a favore dell’Ente è data dal canone (quanto, un migliaio di euro ?) versato per la concessione onerosa dei 200 mq. L’insieme dei vantaggi concessi al privato, che noi abbiamo provato ad evidenziare, non risulta codificato in alcun atto. Da tempo chiediamo al Dirigente della Forestale di rendere noti documenti e atti che riguardano questa vicenda e di spiegare pubblicamente quali sono i vantaggi che l’Ente pubblico diretto trae da questo stato di cose; nessuna risposta . Riteniamo che per il ruolo istituzionale, potreste- dovreste avviare azioni concrete ed urgenti ( azioni Ispettiva diretta, richiesta di accesso agli atti, interpellanze con risposta scritta e quant’altro sia possibile) , consone alla gravità degli accadimenti denunciati. Noi ci impegniamo a segnalare i medesimi gravi fatti alla Corte dei Conti, fiduciosi che l’attività di controllo dell’Ente, potrà portare la chiarezza che non si riesce oggi ad avere.”

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