Terminano in manette ed agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale per una assicurazione auto non pagata. Invece di ammettere le proprie responsabilità ed accettare la sanzione pecuniaria, Diego Riccobono di 34 anni e Giuseppe Licciardino di 24, hanno preferito dare sfogo ai nervi tentando d’aggredire anche un carabiniere proprio davanti la Caserma di Santa Croce in piazza Giovanni Battista Celestri. Verso metà mattina il militare di servizio alla caserma, attratto da un movimento sospetto sulla via antistante l’immobile, s’è affacciato alla finestra e ha notato due giovani intenti a spostare a spinta una piccola utilitaria giapponese. Il militare ha richiamato via radio i commilitoni che erano fuori intenti a pattugliare il territorio e, mentre questi s’avvicinavano, ha domandato ai due ragazzi che cosa stessero facendo. I due hanno quindi risposto che l’auto era in panne e che la volevano spingere fino al più vicino meccanico.
Arrivata la pattuglia, i due sono stati identificati ed il veicolo controllato. Presto i carabinieri hanno però realizzato che l’auto era sprovvista di copertura assicurativa. I ragusani, sono stati quindi fatti entrare in caserma dove gli è stato spiegato che avrebbero subito la contestazione della violazione del codice della strada che prevede la sanzione da 841 a 3.366 euro, ridotta però a un quarto se entro due settimane avessero sanato la posizione assicurativa dell’auto, che è stata anche sequestrata fino al pagamento.
A questo punto i due ragusani sono andati su tutte le furie iniziando a lamentarsi, a urlare e a inveire a gran voce, pretendendo di riavere il veicolo indietro. È dovuto addirittura intervenire un quarto militare, ovvero il comandante della stazione, che si trovava sul posto di passaggio e che, dopo aver sentito le urla dalla strada, è intervenuto riuscendo a calmare momentaneamente gli animi. A questo punto, per stemperare la tensione, i due ragusani sono stati autorizzati ad andare al bar anche per dare il tempo ai carabinieri di terminare il verbale e degli altri documenti. Dopo circa dieci minuti, al rientro dal bar, i due hanno quindi visto arrivare il carro attrezzi che si sarebbe caricato sul pianale la loro auto.
A questo punto, fuori di sé, si sono scagliati contro uno dei militari, il più vicino a loro, ed erano quasi riusciti ad afferrarlo per il bavero e magari ferirlo se non fosse stato per l’immediato intervento dei colleghi in soccorso.
Riccobono e Licciardino, sono stati dichiarati in arresto per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Mentre la loro auto prendeva la via del deposito giudiziario, i due rientravano a Ragusa, ma accompagnati dai carabinieri e con le manette ai polsi