Una vita per la legalità, sempre schivo e lontano dai riflettori, ma attento al suo lavoro e senza far sconti a nessuno.
Si potrebbe riassumere così la brillante carriera nella Polizia di Stato del Questore Giuseppe Gammino.
“Sbirro” di altri tempi, ha saputo coniugare l’amore per lo Stato con la passione per l’Istituzione Polizia. Una carriera in prima linea da grande “mobiliere” (come si direbbe in gergo poliziesco), ha lasciato un “pessimo” ricordo solo nei delinquenti (e questo, di per sé, è motivo di grande vanto), per “colpa” di numerosi ed importanti arresti.
Da Roma a Reggio Calabria, fino a Siracusa, Catania e Messina, per concludere con Crotone e Ragusa, ha conosciuto la criminalità organizzata e l’ha affrontata con intelligenza e modernità, impegno testimoniato anche dal suo periodo nella Direzione Investigativa Antimafia (DIA).
“Ci si chiede qual è la differenza tra un leader e un capo: il leader guida, il capo dirige“, sintetizzava Teddy Roosevelt. E Gammino da Questore non ha diretto persone, ma guidato uomini e donne. Sotto il suo sguardo attento, infatti, sono cresciute generazioni di poliziotte e poliziotti ai quali non ha mai mancato di dare consigli e, nemmeno, lesinato rimproveri.
Arrivederci caro Questore. Ha accompagnato i miei momenti più bui, sorretto le mie cadute, “accarezzato” le mie paure. Non potrò mai dimenticare la Sua affettuosità, così come non dimenticherò il Suo saluto affettuoso.
Ad maiora, perchè sono certo che la nostra Terra abbia ancora bisogno di Lei!
Paolo Borrometi
IL DISCORSO DI COMMIATO DEL QUESTORE GIUSEPPE GAMMINO
Dopo avere svolto in Ragusa per 5 anni l’incarico Questorile, si congeda non senza trasmettere un affettuoso saluto, a quella che definisce la “provincia di sua adozione”.
Giuseppe Gammino, non ha voluto mancare di trasferire tramite i media un caloroso abbraccio a tutti coloro che dice “ho avuto il piacere di servire in questa stupenda terra, di cui mi sono sicuramente innamorato”. “Tanti amici; tanta brava, buona e laboriosa gente; tanta voglia di riscatto e tanta dignità che va rispettata ed onorata”.
“Nel concludere il mio impegno desidero rivolgere un particolare grato ringraziamento a tutti coloro che mi hanno voluto accompagnare con attenzione, pazienza ed umanità in questo mio percorso lavorativo ibleo: tra essi il mio personale della Polizia di Stato ed i dipendenti dell’Amministazione Civile; i colleghi ed amici delle altre Forze di Polizia e delle Forze Armate; dei Vigili del Fuoco, ed i rappresentanti delle Istituzioni, Ordini e professioni tutte.
Un sincero caloroso saluto va rivolto al Sig. Prefetto, a cui sono legato da profondo rispetto ed amicizia, ma anche un ossequio alle altre autorità religiose, civili e militari che ho avuto il piacere di conoscere. La stessa attenzione la rivolgo ai rappresentati della politica nazionale, regionale e locale, agli Amministratori locali e provinciali ed ai responsabili dei vari uffici del territorio che hanno lavorato per queste terre, con cui mi sono fattivamente relazionato”.
Parimenti agli organi di informazione con cui ci sentiamo quotidianamente, con l’intento di fornire in comune sintonia ogni utile elemento conoscitivo del nostro operare.
Un lavoro quello del Questore, Autorità Provinciale tecnica di P. S. (oltre che di Capo, per la provincia, della Polizia di Stato), che “impone rispettose attenzioni delle aspettative della cittadinanza e verso tutte le componenti sane di una sempre più composita organizzazione sociale, avendo cura comunque di rimanere il più possibile nell’ombra di un doveroso agire, nel tentativo di conseguire la ottimizzazione dei risultati di coordinamento sulle tematiche della prevenzione e dell’ordine pubblico”.
“Spero” dichiara il Questore “di potere lasciare una traccia del mio sommesso operare, interpretato al meglio delle mie forze con la voglia di far del bene; voglia che deve sempre contraddistinguere un onesto operatore di sicurezza quale mi ritengo”.
“Sotto l’aspetto umano e professionale vi devo tanto e ve ne sarò sempre grato”.
A ben rivederci uomini e donne della provincia di Ragusa.
UNA CARRIERA CONTRO L’ILLEGALITA’
Giuseppe Gammino, nato a Catania il 26 luglio 1954, laureato in Giurisprudenza ed abilitato alla professione forense, è Dirigente Superiore della Polizia di Stato dall’1 gennaio 2009.
Nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza dal 1979, ha prestato servizio presso le sedi di Roma, Reggio Calabria, Siracusa, Catania e Messina, ricoprendo incarichi dirigenziali in vari uffici e settori quali: la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, la DIGOS – Sezione Antiterrorismo, la Squadra Mobile, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, l’Ufficio Investigativo di un Centro Operativo della DIA, la Polizia delle Frontiere – Scali Marittimo e Aereo, per tre anni di Vicario del Questore di Messina, per poi partecipare al Corso Interforze di Alta formazione di Roma.
Nominato Questore di Crotone dal 5.8.2009 vi ha svolto la funzione sino all’11 giugno 2012.
Nel 2012 è arrivato a Ragusa raccogliendo molteplici successi e spendendosi, fino all’ultimo giorno di servizio, per questa provincia.
Un saluto di cuore al Questore Gammino.