Ti ammazzo, vi ammazzo. Le minacce di Venerando Lauretta alla Polizia sono continue ed incessanti nel pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria.
Il condannato per mafia, Lauretta, aveva appena dato in escandescenza con il personale della Polizia municipale ipparina quando i poliziotti, in servizio nel nosocomio vittoriese, si avvicinano a lui per informarsi su cosa stesse succedendo. Ed è lì che accade l’irreparabile.
Lauretta spintona un Agente e poco dopo, non contento, lo colpisce con un ceffone. Il poliziotto finisce prima a terra, poi sotto le cure dei sanitari (e se la caverà con pochi giorni di prognosi). A quel punto arrivano i rinforzi ma Lauretta, confermando la pericolosità del soggetto del quale abbiamo più volte scritto, inizia a minacciare di morte molti poliziotti.
Secondo la Polizia servendosi “della forza intimidatrice dovuta alla sua appartenenza ad una associazione mafiosa”.
Lauretta continuerà a minacciare i poliziotti persino durante gli adempimenti dell’arresto e nel corso del fotosegnalamento. Alla fine finisce in carcere, lì potrà sbollire la sua rabbia.
Perchè i mafiosi si sentono invincibili ma ad attenderli c’è sempre una cella del carcere.
Va ricordato che Venerando Lauretta è già condannato per mafia ed è a processo per le minacce di morte, tentata violenza privata aggravate dal metodo mafioso nei confronti di chi scrive.