Vittoria, il ritorno di Claudio Carbonaro e degli imprenditori che pagano il pizzo (e non denunciano)

Senza più le mani sporche di sangue e con una verginità (per qualcuno) rifatta, dopo anni di collaborazione e pentimento, è ritornato a calcare le scene a lui note, che lo hanno visto protagonista del male con delitti, taglieggiamenti, incontri e sparatorie.

Stiamo parlando di Claudio Carbonaro, storico boss (insieme ai due fratelli Silvio e Bruno ed a Carmelo Dominante) di Vittoria che è ritornato in città e starebbe tentando di riorganizzarsi (con tanto di cene per riprendere le fila delle famiglie).

Due i dati che destano preoccupazione nell’ultimo periodo: da un lato il ritorno di Claudio Carbonaro che si fa “tranquillamente vedere” a passeggio per la città. Dall’altro negozianti ed imprenditori che avrebbero ricominciato ad essere taglieggiati ma non a denunciare.

Non mancano, infatti, indagini che comprovano la continuazione di forme di “taglieggiamento” diretto ai danni degli operatori economici che si distinguono per la loro capacità imprenditoriale, come pure cointeressenze in attività di ”filiera” nell’indotto della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.

Eppure c’è in città una presenza che deve rassicurare: l’Associazione Antiracket, presieduta da Eliana Giudice e con presenze importanti all’interno.

Proprio la presenza dell’Associazione, può e deve essere uno sprone in più per denunciare. La possibilità per chi denuncia di non essere abbandonati dallo Stato, affidandosi a persone che possano far da tramite come i componenti dell’Associazione.

Così come nessuno dovrebbe aver paura di chi, come Claudio Carbonaro, sarebbe definito da Saviano come un “guappo di cartone”. Boss assetato di sangue fino a prima di essere arrestato, agnellino impaurito (e votato al pentimento) subito dopo le manette.

Ma il problema c’è ed è serio e le Forze dell’Ordine lo hanno ben chiaro.

Facendo un passo indietro, infatti, va detto che negli ultimi periodi, nel vittoriese e nel comisano, si sono registrate le reimmissioni in libertà di diversi boss (fra i quali, oltre a quella di Claudio Carbonaro, anche quella di altri “noti”).

Soggetti di spicco, ritenuti aderenti al clan “Carbonaro – Dominante”.

Ciò che preoccupa gli inquirenti è che la presenza di Claudio Carbonaro potrebbe essere destabilizzante per gli equilibri dell’originario gruppo “Dominante-Carbonaro”, ormai solo riferibile ai Dominante, perché il “Carbonaro starebbe intraprendendo un riavvicinamento a malavitosi in precedenza legati a lui ed ai fratelli e starebbe tentando di ricomporre i collegamenti con le residue frange del sodalizio criminale vittoriese dei “Mammasantissima”, assoggettato in passato dai Dominante-Carbonaro”.

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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