E’ sull’approvazione della mozione in Consiglio comunale che interviene il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Nicosia, primo firmatario della stessa.
“La nostra proposta, condivisa e approvata all’unanimità ieri in Consiglio comunale, rappresenta un modo utile al raggiungimento di due diversi obbiettivi.”
La mozione prevede l’avvio di iniziative utili ad incentivare l’adozione dei cani di proprietà del Comune di Vittoria attraverso il riconoscimento di incentivi nei tributi, oppure attraverso il riconoscimento di un bonus per gli adottanti.
Oggi il comune di Vittoria è proprietario di circa 100/120 cani, dislocati tra il rifugio sanitario di Vittoria, non ancora del tutto completo, e una struttura privata avente sede a Piazza Armerina. Il Comune è altresì obbligato, per legge, al mantenimento degli animali per i quali circa 130.0000 annui. Somme ingenti che non possono evitarsi se non attraverso la riduzione del numero di cani di cui il comune è obbligato a farsi carico.
Sponsorizzare, riconoscere incentivi o bonus per il primo anno di adozione, creare un sito on line utile a mettere a conoscenza la città dei cani adottabili e studiare iniziative utili a favorirne l’adozione, consentirebbe all’Ente comune di risparmiare ingenti somme da investire poi in altri settori della città.
Quest’iniziativa è già stata intrapresa da altri comuni italiani e favorevolmente accolta dal Sole 24 ore e ciò rafforza la nostra convinzione circa la ragionevolezza della proposta.
“Le associazioni animaliste nella nostra città svolgono già questo compito in modo serio e con entusiasmo avendo già consentito l’adozione di alcuni dei cani di proprietà del Comune. Evidentemente nonostante la meritoria azione, ciò non basta. Tocca al Comune intervenire.”
Riconoscendo incentivi economici, o bonus per visite mediche o altro per un ammontare pari alla metà di quanto annualmente viene speso dal comune per ogni cane (1.200 euro annui) l’Ente riuscirà a risparmiare per il primo anno di adozione il 50 per cento, mentre dal secondo in poi il 100per cento della spesa, utilizzabile e trasferibile ad altri settori della città, come ad esempio i servizi sociali.
Sta, ora, all’amministrazione comunale prendere sul serio la proposta e avviare tutte le iniziative utili a renderne fattibile l’attuazione.
“Noi staremo ad aspettare, tornando a sollecitare qualora ciò non accadesse, perché convinti della ragionevolezza della iniziativa.”