Vittoria, le reazioni all’operazione “Exit pool”: Moscato “non mi dimetterò”, 5 Stelle “scioglimento subito”. L’Antiracket “ringrazia le Forze dell’Ordine”

“Se qualcuno pensa che mi dimettero’, non ha capito niente”.

L’attuale sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, indagato per corruzione elettorale, difende il suo operato e affronta i contenuti dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco di Vittoria del Pd, Giuseppe Nicosia, del fratello Fabio, attuale consigliere comunale ed ex consigliere provinciale e di altre quattro persone – Venerando Lauretta, Giombattista Puccio, Raffaele Di Pietro e Raffaele Giunta per scambio elettorale politico-mafioso. Nell’inchiesta c’e’ anche il suo nome, attuale sindaco, eletto nel giugno del 2016.

Anche se per lui l’accusa e’ di corruzione elettorale, escluso quindi il 416 ter contestato agli altri sei finiti ai domiciliari con l’accusa di vioto di scasmbio politico-mafioso. Questa mattina, in conferenza stampa, Moscato ha rimarcato la propria posizione:

“Un anno e mezzo fa c’era stata una perquisizione per 416 ter, per scambio di voto politico-mafioso. Ora la stessa Procura di Catania conferma che non c’e’ un rapporto mio con la criminalita’ organizzata, sono totalmente estraneo a connivenze mafiose”.

Il sindaco ha spiegato di non avere avuto mai consulenze professionali da parte del Comune durante la sindacatura di Nicosia.

“Gli unici redditi derivano dai gettoni di presenza che ho percepito come consigliere comunale. Ieri ho richiesto all’ufficio avvocatura se per caso dal 2006 al 2016 ho svolto incarichi professionali in comune. Non ne ho ricevuto alcuno”.

Quindi, ha chiarito, nessuna “sudditanza” nei confronti dell’ex sindaco. Moscato decide poi di entrare nel merito dell’intercettazione di una telefonata con Giuseppe Scuderi. In quel passaggio si assicura l’appoggio anche di amici del Pd, al ballottaggio, a Moscato, pur di non dare il Partito democratico in mano all’ex sindaco Francesco Aiello.

“La procura non sa che il consigliere Scuderi era candidato con me. Sarei preoccupato se un candidato nelle mie liste non mi aiutasse al ballottaggio. Anche per essere chiari, la motivazione per cui qualcuno del Pd mi ha votato e’ lo stesso che Scuderi dice, affermando che altrimenti il Pd se lo sarebbe preso Aiello: e’ una scelta politica”. Ha ribadito poi: “Non esistono incontri o telefonate con alcuno degli indagati”. Un equivoco dunque visto che gli Scuderi candidati sono 2: uno con il Pd uno con le sue liste.

Passaggio ampio del sindaco di Vittoria sulla questione della stabilizzazione dei 60 dipendenti alla Tekra, societa’ che si occupava della raccolta dei rifiuti. Secondo i Pm sarebbe stato quello l’oggetto dello scambio: sostegno al ballottaggio e assunzione dei 60 dipendenti che non avrebbero avuto i requisiti. Moscato ha chiarito che al suo insediamento non aveva altre alternative, se non l’ordinanza di prosecuzione dell’appalto, in attesa della nuova gara. “Faccio giuramento da sindaco il 21 giugno. Do disposizione di avviare l’iter per il servizio di igiene ambientale al segretario generale. Il primo luglio il dirigente Chiofalo non vuole procedere, nomino un commissario ad acta. Sono costretto a fare l’ordinanza per non lasciare la citta’ senza raccolta, e concordo il passaggio con il prefetto. Il 14 luglio licenzio Chiofalo e cambio anche il segretario generale. Il 18 luglio c’e’ il nuovo segretario, il 22 luglio approviamo il progetto per la differenziata. Il 28 luglio in giunta si approva la convenzione, il 5 agosto la gara e il 24 agosto la presentazione delle domande. In un mese abbiamo portato avanti la procedura. Poi tutto all’Urega, essendo un importo sopra soglia, per l’aggiudicazione che avviene il 6 ottobre data in cui inizia la trattativa sindacale”.

“Da 18 mesi la citta’ e’ sotto attacco, con la criminalita’ organizzata che ha fatto l’economia e noi la stiamo combattendo: cio’ che abbiamo fatto noi non lo ha fatto nessuno. Ieri tre provvedimenti a tre ditte di imballaggio che da oggi non possono entrare piu’ al mercato. Abbiamo bloccato operazioni come quella del capannone dei cinesi, abbiamo chiesto 250 informative antimafia. Vado fiero di quello che ho fatto… La citta’ non si tocca, e combattero’ fino all’ultimo secondo per questa citta’. Io non ho abbandonato la citta’ e la citta’ non ha abbandonato noi”.

Sul possibile scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose commenta: “Il rischio e’ reale, ma siamo in fase d’indagine ancora. La Prefettura fara’ accesso al comune e ci sara’ relazione: non mi preoccupo”.

5 STELLE: “SUBITO LO SCIOGLIMENTO”

“Le intercettazioni ed i dettagli delle indagini, diffusi nella giornata di giovedì, portano alla luce un “sistema mafioso”,  procuratore di voti, radicato nel sistema politico che ha gestito Vittoria durante gli ultimi 10 anni. Troppi gli “intrecci “ emersi, tanto da suscitare abbastanza indignazione e sgomento. Dopo una attenta valutazione dei fatti, il gruppo vittoriese del m5s, insieme agli attivisti, chiede a gran voce lo #scioglimento del Civico Consesso”.
E’ quanto afferma il gruppo del Movimento 5 Stelle di Vittoria, riprendendo le parole del Senatore Mario Michele Giarrusso che chiedeva “l’immediato scioglimento del Comune”.
“LE norme prevedono il “potenziale rischio di infiltrazioni” – scrivono -per avviare l’iter amministrativo dello scioglimento, dunque il rischio emerso dalle intercettazioni è  palese.
Quanto risulta dalle indagini rappresenta   un’offesa ai cittadini onesti che desideravano e desiderano ancora  una svolta reale.
Oggi  arriva una ventata di chiarezza, un punto per aprire gli occhi e ripartire. Occorre che la città venga messa a conoscenza di tutti i giochi politici elettorali che hanno svilito ed annullato la volontà politica degli elettori, i quali  hanno votato con convinzione un programma.
Ci rivolgiamo anche  ai vittoriesi: OCCORRE REAGIRE, OCCORRE PRETENDERE LEGALITÀ!
In attesa delle decisioni che la Prefettura assumerà in ordine allo Scioglimento del Consiglio Comunale, continueremo a fare il nostro dovere, ma ci auguriamo che le risposte arrivino molto presto.
Già nel Giugno 2016 avevamo dato piena disponibilità nei confronti della Magistratura, ed inoltre dichiarato di non votare in fase di ballottaggio, in base a quanto emerso in quei giorni.
Paolo Borsellino ci chiedeva di allontanare i politici anche solamente “sospettati” di avere contatti con la mafia, è un dovere morale, ed oggi, è  nostro dovere chiedere, oltre allo scioglimento, le dimissioni dell’attuale Sindaco, in attesa di certezze.
 Vittoria non può andare avanti con il peso di dubbi così gravi”.

L’ANTIRACKET: CHIAREZZA A VITTORIA E FIDUCIA NELLE FORZE DELL’ORDINE

“La Fai Antiracket e Antiusura di Vittoria esprime piena fiducia nell’operato della magistratura che ieri, con l’operazione “Exit poll”, ha dato seguito ad un indagine complessa sul voto di scambio politico mafioso a Vittoria.

Questa è, per la nostra città, l’occasione per fare chiarezza e liberare la politica da ogni ombra, condizione che l’Antiracket ritiene imprescindibile per esplicare al meglio la sua attività di contrasto alle mafie sul territorio.

Purtroppo quello che ci appare oggi è un quadro allarmante e desolante di commistione tra politica vittoriese e affari delle mafie, un quadro che il giornalista Paolo Borrometi aveva da tempo delineato nelle sue inchieste giornalistiche.

Eppure il Comune di Vittoria aveva aderito da diversi anni alla Carta di Pisa, importante documento etico che avrebbe dovuto orientare le amministrazioni comunali verso una piena legalità. Inoltre la nostra Associazione Antiracket, in occasione delle elezioni amministrative 2016, aveva dotato la città di uno strumento che avrebbe potuto evitare i condizionamenti mafiosi nella politica: il Protocollo di Legalità, sottoscritto da tutti i candidati a sindaco, che li impegnava, insieme alle proprie liste, a seguire una chiara linea etica.

Oggi questa linea appare tradita da più di una delle parti politiche della nostra città. Ma se la politica viene a patti con la mafia, tradisce in modo gravissimo i cittadini e loro mandato; se poi lo fa nella fase preliminare delle elezioni, ad essere sconvolto è tutto il processo democratico. Vogliamo concludere e fare nostre le parole che stamattina ha scritto un cittadino di Vittoria: “Un politico, soprattutto in una città ad alta densità delinquenziale come la nostra, deve avere una condotta morale irreprensibile e senza macchia. 

Vittoria ha un disperato bisogno di legalità a tutti i livelli, la città deve ripulire la sua immagine e per fare ciò servono amministratori integerrimi e credibili.” È questo l’auspicio della Fai Antiracket e Antiusura di Vittoria, perché solo riconquistando un alto profilo etico la nostra città può sperare di avere un futuro libero e non essere schiacciata dalla tracotanza delle mafie”.

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