Vittoria, occupati il “Mazzini”, il “Fermi” e il “Marconi”

E’ iniziata nelle scuole vittoriesi l’occupazione. Gli studenti del liceo di scienze umane, scientifico e classico “Mazzini”, della ragioneria e geometra “Fermi” e del professionale “Marconi”.

Queste le parole della portavoce del sindacato studentesco “Unione degli studenti” Giulia Biazzo:  “siamo le studentesse e gli studenti che, a partire dallo scorso anno, si sono mobilitati per un’istruzione gratuita, di qualità, realmente accessibile a tutti, e contro la Buona Scuola e la forzatura democratica che il Governo Renzi ha compiuto con l’approvazione di quella legge, così come in precedenza era avvenuto con il Jobs Act e lo Sblocca Italia. Il 9 ottobre siamo scesi nuovamente in cento piazze in tutta Italia per il diritto allo studio, la democrazia e il reddito per garantire una vita degna a tutte e tutti. Siamo scesi in piazza anche il  17 novembre, nella giornata internazionale dello studente, per noi non semplice celebrazione, ma occasione importante per riprendere parola sul dramma che viviamo nel nostro Paese. Abbiamo di fronte ai nostri occhi la totale assenza di risorse  sul diritto allo studio, una riforma del fisco che favorisce solo pochi privilegiati e una Legge di Stabilità che fissa uno zero nel capitolo di spesa sul diritto allo studio. I Governi che si sono succeduti in Italia negli ultimi anni hanno sempre fatto gli interessi dei pochi che stanno in alto. La Legge di Stabilità è soltanto l’ultimo provvedimento di una lunga serie di politiche antisociali, portate avanti nelle nostre città. Ci hanno raccontato che la crisi ci imponeva di stringere la cinghia, di fare dei sacrifici, mentre i soliti noti si sono arricchiti anche grazie a politiche inique che hanno garantito i loro privilegi. Deve essere chiaro a tutti che noi vogliamo potere nelle nostre scuole, nelle nostre cittá e nelle nostre vite. E non ci stancheremo di ribadire con vigore che conoscenza, reddito e democrazia sono #nellenostremani”.

“Di questi anni e di questi governi – prosegue Giulia Biazzo- rimangono solo macerie: gli esodati, il Jobs Act e i ricatti dell’Unione Europea. In Italia la ricchezza è ben salda nelle mani di pochi, la dispersione scolastica ha raggiunto tassi più che allarmanti e adesso siamo noi ad essere in credito, non più i freddi burocrati europei. Occupare per noi significa anche aprire la propria scuola all’esterno, al proprio territorio, discutendo delle problematiche che ci toccano da vicino, incontrando sindaci e assessori per denunciare le problematiche della propria scuola e della propria città, parlando con altre associazioni che sono coinvolte attivamente nelle problematiche sia del proprio territorio che nazionali come ad esempio associazioni di docenti, genitori e sindacati. Occuperemo e autogestiremo per le nostre scuole, per una didattica nuova, per un sistema fiscale migliore, per una società diversa, per le nostre famiglie e per le future generazioni”.

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Nato a Ragusa il 09/07/1985 ma è cresciuto e vive attualmente a Vittoria, dove ha frequentato il liceo classico “Cannizzaro”. In seguito si è iscritto alla facoltà di Filosofia presso l’Università degli Studi di Catania, conseguendo la laurea specialistica nel 2010. Dal 2012 è iscritto all’albo dei pubblicisti dell’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia. Appassionato di sport, in particolar modo di calcio, ha avuto in passato esperienze nel mondo del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione internazionale.

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