Vittoria, processo”Ghost trash”: richieste pene per 126 anni di carcere. 18 anni per Titta Puccio

Al termine della requisitoria, il Pm della procura distrettuale antimafia, Raffaella Vinciguerra, ha chiesto al tribunale collegiale di Ragusa pene per quasi 130 anni di carcere e ammende per oltre 100.000 euro, a carico di 18 imputati nel processo scaturito dall’operazione Ghost Trash. L’operazione, secondo la tesi dell’accusa, puntò a sgominare nel 2017, una associazione mafiosa finalizzata all’acquisizione di posizioni dominanti nel settore economico della realizzazione di imballaggi, intestazione fittizia di imprese e traffico illecito di rifiuti nel Vittoriese e venne condotta dal Gico della Guardia di Finanza di Catania su delega della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo etneo. Per altri quattro imputati, per cui si procede con rito abbreviato, sono stati chiesti 35 anni di carcere e sono stati effettuati sequestri di beni per oltre 35 milioni di euro.

Le pene maggiori sono state richieste per gli imputati nei confronti dei quali la pubblica accusa ritiene si configuri l’appartenenza diretta all’associazione mafiosa e la promozione della stessa; un clan “stiddaro” storicamente riferibile ai Carbonaro Dominante attraverso una articolazione territoriale riferibile ai Ventura (recentemente condannati proprio per associazione mafiosa) e per coloro i quali, con intestazione fittizia di beni e il traffico illecito di rifiuti abbiano comportato benefici anche economici diretto alla ipotizzata associazione mafiosa. Ecco le pene richieste nel dettaglio: 18 anni per Giombattista Puccio. Elio Greco, Giacomo Consalvo e Michael Consalvo che rispondono dello stesso capo di imputazione sono in altro procedimento, giudicati in abbreviato ma la sentenza non è stata ancora emessa; per loro il pm aveva chiesto la condanna a 12 anni ciascuno per Greco e Giacomo Consalvo e 10 per Michael Consalvo. Tornando al processo ordinario, il pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto 14 anni per Giovanni Puccio, Giuseppe Buscema; 12 anni per Luigi Puccio e Salvatore Asta; 8 anni per Carmelo Vona; 7 anni per Salvatore Monachelli, Salvatore Pisani; 6 anni per Benedetto Puccia, Giovanni Marceca, Giuseppe Marceca; 4 anni per Giuseppina Puccio, Zaira Scribano. Pene inferiori quelle richieste per Carmelo Pluchinotta e Salvatore Cicirello e Giuseppe Di Martino 2 anni e 26.000 euro di ammenda; per Luigi Alabiso e Giovanni Di Martino, 1 anno e 13.000 euro di ammenda.

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