Vittoria, un “umile” operaio che dichiara 30mila euro l’anno…ma che dispone di milioni di euro!

E’ solo un operaio e vive con soltanto 30mila euro l’anno. Stiamo parlando di Emanuele (detto Elio) Greco e di quanto, ufficialmente, dichiara al fisco italiano.

Se fosse così, se fossero questi i guadagni, i redditi, non ci sarebbe nulla di male, nulla.
Peccato che, leggendo bene le “carte” che riguardano le attività intestate alla sua famiglia, Elio Greco goda di una procura illimitata ad operare sui (tantissimi) conti correnti della società di cui è un “umile” operaio: ovvero la “Vittoria Pack”, intestata a Concetta Salerno.

Guarda caso proprio la moglie di Elio Greco.

Greco sui conti può compiere, in via continuativa, qualunque operazione bancaria  (versare, prelevare, girare e negoziare assegni e vaglia, quietanzare ed incassare cambiali, ritirare la moltitudine di titoli intestati nei conti correnti).

Insomma, un operaio particolare e particolarmente “strano”. Come a dire: tutti gli operai che lavorano in imprese, possono avere accesso ai conti correnti delle imprese stesse, proprio come se ne fossero titolari.

Se fosse così, non ci sarebbe nulla da obiettare, ma è realmente così per tutti gli operai? E se la risposta, pressoché scontata, è “no”, perché nel caso di Elio Greco vi è “l’eccezione”?

La risposta a questa domanda, probabilmente, sta tutta nel “curriculum” criminale di Emanuele (detto Elio) Greco e del fratello Giovanni.

Elio Geco è stato più volte tratto in arresto per mafia e condannato per diversi reati.

Secondo i rapporti delle Forze di Polizia, Elio Greco era interno al clan mafioso “Gallo” di Vittoria per il quale, all’inizio insieme al fratello Giovanni, furono incaricati di svolgere attività estorsive ed intimidatorie.

A riscontro di quanto detto vi sono le parole di diversi collaboratori di Giustizia.

LE PAROLE DEI PENTITI

Emanuele (detto Elio) Greco è, ancora oggi, citato da diversi collaboratori di giustizia che ne tracciano il profilo criminale e fanno comprendere come lo stesso sia stato e sia ancora all’interno o comunque vicino al sodalizio mafioso.

Il primo fu Claudio Carbonaro (proprio lui che, adesso, è ritornato a calcare le scene criminali) che affermò:

“Riconosco senza ombra di dubbio Elio Greco, il quale dopo la nostra rottura con il Dominante, fu affiliato al gruppo di quest’ultimo. Ciò appreso nel carcere di Ragusa e successivamente da Filippo Stracquadaini, nel carcere di Bicocca”.

Stracquadaini, successivamente pentitosi, ha affermato, parlando di due appartamenti del clan che:

“uno era a Santa Rita, di uno lo so, non so l’altro se era di Elio Greco. Non so se era di Elio Greco l’altra casa, penso che era Elio Greco”. P. M. : cioè l’hanno comprata ad Elio Greco? Stracquadaini C. A. : pure una casa, sì. P. M. : chi era questo Elio Greco? Stracquadaini C. A. : Elio Greco, Elio era un avvicinato nostro, gli mandavamo pure i soldi in carcere”.

Anche recentemente alcuni collaboratori di Giustizia hanno parlato di Emanuele (Elio) Greco e del fratello Gianni.

Pavone fra il 2012 ed il 2013 affermava che:

“P.M.: Questi fratelli Greco sono coinvolti in qualche giro? Pavone: Prima erano appartenenti al dottore Martorana, “Cosa Nostra“ proprio, affiancati quando c’era Provenzano,  poi hanno lasciato perdere tutto e si sono messi per conto loro, ma nessuno gli poteva rompere le tasche, nessuno gli poteva dire andate a fare l’estorsione, nessuno gli poteva dire niente! P.M.: Perché comunque erano rimasti personaggi … Pavone: Ma sono personaggi che non si posso toccare e se si smuovono loro fanno danno per davvero”.

In ultimo nel 2013 il collaboratore Giovanni Ferma ha affermato che:

“Anche Elio Greco è dedito all’usura. In una occasione mi recai da Elio Greco su suggerimento del costruttore Guerrieri per iniziare una collaborazione per poter fare dei soldi tramite fatturazioni false”.

LE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI

Giovanni Greco è stato socio della società “Agrisol Imballaggi snc” e, pur non rivestendo alcuna carica all’interno della società, risultava (è un vizio di famiglia!) delegato alla firma sul conto corrente intestato alla società, acceso presso la Banca di Credito Popolare di Siracusa – succursale di Vittoria.

Giovanni Greco poteva compiere qualunque operazione bancaria (versare, prelevare, girare e negoziare assegni e vaglia, quietanzare ed incassare cambiali, ritirare titoli). Nella stessa società, dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Ragusa del 20 febbraio 2008, socio fondatore ed amministratore, era sempre Concetta Salerno (moglie di Elio Greco).

Dopo il fallimento della società Agrisol Imballaggi snc, è stata aperta altra società denominata Greco Imballaggi srl.

Nello stesso periodo iniziava l’attività imprenditoriale della Vittoria Pack di Concetta Salerno, il cui vero proprietario è, appunto, Emanuele (detto Elio) Greco.

Emanuele (detto Elio) Greco marito di Concetta Salerno, con uno stipendio dichiarato di (lo ripetiamo) 30mila euro l’anno, è (o è stato) in verità titolare (basterebbe solo quanto accennato per riportare alla mente l’art. 24 D.L.vo 159/11 che è molto chiaro relativamente al sequestro dei beni) di:

3 società, solo l’immobile in cui c’è la “Vittoria Pack”, vale oltre un milione di euro;

17 autoveicoli, fra cui una Bmw X5, una Bmw serie 3, una moto;

12 conti correnti (ed un’infinità di listini di azioni);

giri d’affari per milioni di euro negli ultimi 10 anni;

Come se tutto ciò non bastasse, va sottolineato che Elio Greco ha continui incontri con pluripregiudicati ed affiliati ai clan della zona.

E’ in questo contesto che matura la decisione dell’investimento cinese nei suoi locali (LEGGI ARTICOLO).

E’ in questo contesto che, se si vuole dare un’importante segnale, si deve evitare una situazione di ambigui investimenti in locali riconducibili (certamente) “all’operaio” Elio Greco.  

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Nato a Ragusa il Primo febbraio del 1983 ma orgogliosamente Modicano! Studia al Liceo Classico "Tommaso Campailla" di Modica prima, per poi laurearsi in Giurisprudenza. Tre grandi passioni: Affetti, Scrittura e Giornalismo. "Il 29 marzo del 2009, con una emozione che mai dimenticherò, pubblico il mio primo romanzo: “Ti amo 1 in più dell’infinito…”. A fine 2012, il 22 dicembre, ho pubblicato il mio secondo libro: "Passaggio a Sud Est". Mentre il 27 gennaio ho l’immenso piacere di presentare all’Auditorium “Pietro Floridia” di Modica, il mio terzo lavoro: “Blu Maya”. Oggi collaboro con: l'Agenzia Giornalistica "AGI" ed altre testate giornalistiche".

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