Vittoria, Polizia: via la licenza a “onoranze funebri Ventura”

Tolta la licenza all’agenzia di onoranze funebri Ventura, con sede a Vittoria e operante anche a Comiso. La polizia ha eseguito ieri il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Ragusa. Alla base della decisione il coinvolgimento nella gestione dell’impresa del pregiudicato Giambattista Ventura. Al punto da cambiare pure la denominazione della società.

NEGLI ARTICOLI DI BORROMETI E DE “LA SPIA” IL FATTO ERA STATO DENUNCIATO PIU’ VOLTE E PER QUESTO PAOLO BORROMETI ERA STATO MINACCIATO DI MORTE DAL VENTURA (LEGGI ARTICOLO)

Ventura, fratello di Filippo Ventura, ritenuto il capomafia di Vittoria, è stato in passato condannato per omicidio, associazione per delinquere, traffico di droga, porto illegale di armi. È l’autore delle minacce al giornalista Paolo Borrometi e proprio per questo qualche giorno fa è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione per il reato di minacce di morte e tentata violenza privata.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, Ventura non solo sarebbe stato assunto come dipendente a tempo indeterminato con la qualifica di commesso viaggiatore, ma ha anche inserito il proprio cognome nella denominazione societaria e nel biglietto da visita dell’agenzia distribuito alla clientela, dal quale era scomparso il nominativo del titolare effettivo. Infine dal profilo Facebook dell’agenzia Ventura ha anche inviato messaggi di minacce di morte a Borrometi, per aver pubblicato alcuni articoli sull’infiltrazione delle famiglie mafiose nelle attività economiche vittoriesi.

Alla base del ritiro della licenza c’è la proposta formulata dal questore di Ragusa alla competente autorità giudiziaria. Il codice antimafia prevede che il tribunale, dopo aver sentito le parti interessate, possa far scattare i divieti anche nei confronti di «imprese, associazioni, società e consorzi di cui la persona sottoposta a misura di prevenzione (che non abbia ottenuto la riabilitazione) sia amministratore o determini in qualsiasi modo scelte ed indirizzi».

(FONTE: MERIDIONEWS)

IL COMUNICATO DELLA POLIZIA

IN DATA 7.4.2017 GLI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO IN SERVIZIO PRESSO IL COMMISSARIATO DI P.S. DI VITTORIA E COMISO HANNO ESEGUITO IL PROVVEDIMENTO EMESSO DAL TRIBUNALE DI RAGUSA – SEZIONE MISURE DI PREVENZIONE CON IL QUALE E’ STATA DISPOSTA LA DECADENZA DALLA LICENZA PER POTER GESTIRE UN’AGENZIA DI ONORANZE FUNEBRI CON SEDE LEGALE A VITTORIA E GIA’ OPERANTE ANCHE A COMISO (RG).

ALLA BASE DEL PROVVEDIMENTO INIBITORIO LA PROPOSTA FORMULATA DAL QUESTORE DI RAGUSA ALLA COMPETENTE AUTORITA’ GIUDIZIARIA IN ORDINE AL PARTECIPE COINVOLGIMENTO NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA DI UN SOGGETTO GRAVATO DA PRECEDENTI DI POLIZIA E GIA’ DESTINATARIO DELLA MISURA DI PREVENZIONE DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI P.S. CON OBBLIGO DI SOGGIORNO NEL COMUNE DI RESIDENZA CHE AVEVA FINITO DI SCONTARE NEL 2014 E CHE, IN CONSEGUENZA DEI RELATIVI EFFETTI PRECLUSIVI CHE PERDURANO NEL TEMPO, NON AVREBBE POTUTO IN ALCUN MODO CONDIZIONARE LE ATTIVITA’ DI AFFARI DI ALTRE SOCIETA’ ANCHE SE I SINGOLI COMPONENTI NON PRESENTAVANO CONTROINDICAZIONI OSTATIVE ALL’ESERCIZIO DELL’IMPRESA.

IN PARTICOLARE DALLA SEGNALAZIONE DEL COMMISSARIATO DI P.S. DI VITTORIA E DALLA CONSEGUENTE ISTRUTTORIA CONDOTTA DALLA DIVISIONE ANTICRIMINE DELLA QUESTURA, A RIPROVA DELL’ INGERENZA NELL’ATTIVITA’ DI IMPRESA, E’ EMERSO CHE IL SOGGETTO (ASSUNTO COME DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO CON LA QUALIFICA DI COMMESSO VIAGGIATORE) OLTRE AD AVER INSERITO IL PROPRIO COGNOME NELLA DENOMINAZIONE SOCIETARIA E NEL BIGLIETTO DA VISITA DELL’AGENZIA DISTRIBUITO ALLA CLIENTELA (DAL QUALE ERA SCOMPARSO IL NOMINATIVO DEL TITOLARE EFFETTIVO), AVEVA ANCHE UTILIZZATO IL PROFILO “FACEBOOK” DELL’AGENZIA PER POSTARE MESSAGGI DI MINACCIA NEI CONFRONTI DI PAOLO BORROMETI “REO” DI AVER PUBBLICATO ALCUNI ARTICOLI RIGUARDANTI L’INFILTRAZIONE DI FAMIGLIE MAFIOSE NELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE VITTORIESI, REPUTATI OFFENSIVI NEI SUOI CONFRONTI.

IL CODICE ANTIMAFIA PREVEDE INFATTI CHE IL TRIBUNALE IN ESITO ALLA PROPOSTA FORMULATA DAL QUESTORE E DOPO AVER CHIAMATO AD INTERVENIRE AL PROCEDIMENTO LE PARTI INTERESSATE POSSA DISPORRE CHE I DIVIETI E LE DECADENZE DALLA TITOLARITA’ DI AUTORIZZAZIONI DI POLIZIA E DI COMMERCIO OPERINO ANCHE NEI CONFRONTI DI “IMPRESE, ASSOCIAZIONI, SOCIETÀ E CONSORZI DI CUI LA PERSONA SOTTOPOSTA A MISURA DI PREVENZIONE (CHE NON ABBIA OTTENUTO LA RIABILITAZIONE) SIA AMMINISTRATORE O DETERMINI IN QUALSIASI MODO SCELTE ED INDIRIZZI”.

L’Agenzia risultava a tale Maurizio Cutello ma, nei fatti, era quantomeno per metà intestata a Giambattista Ventura.

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