Vittoria, “La mafia uccide, il silenzio anche”: gli studenti contro la criminalità (di Salvo Vassallo)
Gli studenti di Vittoria dicono no alla mafia e invitano la città a riflettere su quanto successo dopo l’omicidio di Michele Brandimarte, avvenuto il 14 dicembre scorso in via Roma, in pieno centro mentre passeggiavano centinaia di persone a pochi passi in via Cavour.
Domenica sera l’Unione degli studenti ha promosso una tavola rotonda che si è svolta presso l’ex convento dei frati minori, alla quale hanno partecipato molti cittadini, i rappresentanti di Libera, dell’associazione antiracket e antiusura di Vittoria, di associazioni di categoria, del comitato No Muos e dei vari partiti e movimenti politici.
Diversi gli spunti che sono emersi durante il dibattito e nei vari interventi: che cosa ci facessero la vittima Brandimarte e l’assassino reo confesso Domenico Italiano a Vittoria ancora non è dato saperlo con certezza, ma di certo non erano in città per fare shopping o trascorrere le festività natalizie. E’ possibile, si sono chiesti in molti, che nessuno abbia visto chi ha scaricato un intero caricatore contro Brandimarte? L’appello lanciato dai rappresentanti dell’associazione antiusura e antiracket Eliana Giudice ed Irene Nicosia è quello di parlare a chi ha visto qualcosa, anche un piccolo dettaglio.
Gli studenti vittoriesi con questa iniziativa hanno fatto capire che ci sono e che intendono impegnarsi per migliorare la realtà in cui vivono: una scelta coraggiosa quella di organizzare un’assemblea su un tema delicato come la mafia, fatta con la spontaneità tipica dei giovani che non intendono abbassare la testa e che non accettano il silenzio.
Perché come c’era scritto sul loro striscione: “La mafia uccide, il silenzio anche”. Solo la conoscenza e il sapere possono contribuire a rendere davvero libere dai ricatti e dalla precarietà le nuove generazioni e i giovani dell’Unione degli studenti, come sottolineato dalla coordinatrice Giulia Biazzo, il proprio impegno civile per dare un contributo al miglioramento della realtà in cui si vive. Questa è stata la prima iniziativa di una lunga serie e un seme della speranza del cambiamento è stato seminato e adesso va coltivato!
“Gli eroi dell’antimafia”: partecipatissima iniziativa al Teatro di Vittoria, promossa dal Circolo “Mazzini” (di Paolo Borrometi)
Musica, parole, gesti e concetti contro la mafia.
Potrebbe sintetizzarsi così la serata di sabato 27 dicembre che ha fatto registrare il “tutto esaurito” al Teatro di Vittoria.
Il Circolo “Mazzini”, il consiglio direttivo, il presidente e tutti coloro i quali hanno partecipato alla organizzazione sono riusciti a realizzare e regalare ai vittoriesi una serata da ricordare.
Bravissimo il presentatore, Salvo Vassallo, che è riuscito a coniugare, in tempi e modi, gli interventi dei tanti ospiti con i brani musicali che hanno arricchito la serata.
Da Giorgio Abbate (Responsabile provinciale di Libera), al vicepresidente di Avviso Pubblico, Piero Gurrieri, sino ad Eliana Giudice dell’associazione antiusura e antiracket, per concludere con Ismmaele La Vardera, giovane giornalista impegnato e – a dispetto della sua età – con già diversi successi alle spalle.
Si è parlato, ma soprattutto si è toccato con mano la voglia di andare oltre l’antimafia parlata per abbracciare l’antimafia dei fatti.
Era ovvio che uno dei leitmotiv della serata fosse lo stretto fatto di attualità che ha visto la città di Vittoria sconvolta dall’omicidio di Michele Brandimarte, boss della ‘ndrangheta, freddato con una decina di colpi di pistola in pieno centro in una domenica affollatissima di persone a passeggio.
La serata, però, non si è esaurita con la cronaca, si è composta di musica e ricordi, celebrazioni di eroi che non ci sono più, sino alla voglia di raccontare questa terra, difendendo chi lotta per essa. Cioè tutti, dai più giovani ai meno, raccolti dalla voglia di esserci, perché “le idee camminano sulle gambe degli uomini”.
Il tutto trasmesso, va ricordato, in diretta da una emittente libera come “Radio Sole”.